Il derby di Roma è la stracittadina calcistica che mette di fronte la Lazio e la Roma, le due principali società della capitale d'Italia. La sfida, colloquialmente detta anche derby della Capitale, derby del Campidoglio o derby del Cupolone, in riferimento alla cupola di San Pietro, costituisce uno dei derby più accesi d'Italia, a causa della forte rivalità che intercorre tra le rispettive tifoserie.[1][2] Il derby ha acquisito maggiore prestigio internazionale alla fine degli anni 1990, grazie all'ottimo andamento delle contendenti che in quegli anni disponevano di due formazioni altamente competitive e dalla metà degli anni 2000 rimane una delle partite di calcio più seguite al mondo, tanto da essere trasmessa in oltre 170 nazioni di ogni continente.[3]
La sfida tra le due squadre rappresentò, almeno inizialmente, la contrapposizione di due diversi schieramenti: la Lazio fu fondata, come società podistica, nel 1900 sotto quella che sarebbe diventata, tre anni dopo, piazza della Libertà, in quello che si sarebbe poi trasformato nel rione Prati, dove abitavano gli impiegati del nuovo stato unitario. La società, che costituì ufficialmente il suo settore calcistico nel 1910,[4] sebbene avesse iniziato a praticare la disciplina ufficiosamente fin dal 1901,[5][6][7] scelse come campo di gioco lo stadio della Rondinella al Flaminio, quartiere della medio-alta borghesia cittadina. La Roma, invece, nacque nel 1927 da una fusione di sette società per mano di Italo Foschi, seguendo le direttive della Carta di Viareggio. La Roma giocò per tre campionati, dal 1927 al 1930, al motovelodromo Appio sito nel quartiere Tuscolano, disputando la prima gara il 17 luglio 1927, vinta contro gli ungheresi dell'Újpest; nel frattempo la società giallorossa aveva provveduto alla costruzione di un nuovo impianto, il campo Testaccio sito nell'omonimo rione popolare, nel quale si trasferì nel novembre del 1929.
Colori sociali e stemmi marcarono subito la distinzione fra i due club: per i biancazzurri le tinte furono quelle della bandiera della Grecia, patria dei primi Giochi olimpici, scegliendo come stemma l'aquila imperiale, uno dei simboli delle legioni romane.[8] Di segno opposto la scelta della Roma, che attinse i colori giallorossi da quelli della città (il rosso porpora e il giallo oro del gonfalone del Campidoglio[9]) con il simbolo della Lupa capitolina.