Deriva dei continenti

La deriva dei continenti è una teoria geologica secondo la quale i continenti migrano, spostandosi analogamente a zattere galleggianti sullo strato inferiore della crosta terrestre.

Fu introdotta nel 1912 da Alfred Wegener, il quale credeva che i continenti in passato fossero tutti uniti in un unico blocco e che, nel corso dei secoli, con il movimento interno della Terra, si siano pian piano allontanati. Nella scienza moderna la teoria della deriva dei continenti è stata migliorata e sostituita dalla teoria della tettonica delle placche.

La litosfera è suddivisa in tanti frammenti definiti placche, che si muovono in varie direzioni. Le placche sono circa venti e hanno dimensioni più o meno diverse. Tra queste ve ne sono sette principali:

  • Placca nordamericana;
  • Placca sudamericana;
  • Placca africana;
  • Placca euroasiatica;
  • Placca indo-australiana;
  • Placca antartica;
  • Placca pacifica.

Le placche si spostano molto lentamente, ma nella scala dei tempi geologici, tali movimenti modificano il volto del nostro pianeta. Per comprendere le principali conseguenze dei movimenti delle placche, bisogna analizzare come quelle adiacenti interagiscano lungo i margini.

  • Margini divergenti: due placche adiacenti si allontanano l'una dall'altra. Allontanandosi, il magma che fuoriesce dal mantello solidifica e forma nuova litosfera. Questo processo, con il passare del tempo, può portare alla formazioni di nuovi oceani.
  • Margini convergenti: due placche adiacenti si muovono l'una verso l'altra, Scontrandosi distruggono porzioni di litosfera che sprofonda nel mantello. Questo fenomeno è noto come subduzione.
  • Margini trasformi: due placche si muovono in senso opposta l'una al fianco dell'altra. In questo modo non creano e non distruggono litosfera. Lungo questi margini, a causa dello sfregamento, vengono evidenziate le faglie.

Il movimento di ogni placca è indipendente, ma influenza il movimento di quelle adiacenti. Le forze che permettono alle placche di muoversi sono i moti convettivi. All'interno della litosfera il calore non è distribuito in modo omogeneo: infatti, esistono zone più calde e zone più fredde. Il materiale più caldo sale dall'interno del mantello verso la superficie e, quando si raffredda, affonda nuovamente. Alcune parti di questo materiale riescono, però, ad attraversare la litosfera lacerandola. Il materiale che si raffredda dà vita ad un nuovo strato di litosfera.


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