Solandro Solànder, Solàndro | |
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Parlato in | Italia |
Regioni | Trentino-Alto Adige |
Locutori | |
Totale | ~15.000 |
Tassonomia | |
Filogenesi | Lingue indoeuropee Lingue italiche Lingue romanze Lingue italo-occidentali Lingue romanze occidentali Lingue gallo-iberiche Lingue galloromanze Lingue retoromanze Lingua ladina solàndro |
Estratto in lingua | |
Dichiarazione universale dei diritti umani, art. 1 Tüt i òmeni i nàs liberi e compagni en dignità e derìti. Èi i gh'à resón e cosènza e i dovró tratàrse 'ntrà de èi con spirit de fradelanza. | |
Il dialetto solandro (Solànder o Solàndro in lingua) è un idioma di derivazione retico-ladina appartenente al gruppo delle lingue romanze della famiglia delle lingue indoeuropee. Il dialetto solandro è parlato da circa 15.000 persone nelle valli di Sole, Peio e Rabbi. È per alcune fonti un dialetto retoromanzo derivato dal ladino retico[1][2], mentre altre lo ritengono scarsamente legato al ladino e ancora necessitevole di classificazione, come suggerì Graziadio Isaia Ascoli e confermato da alcuni studi dialettometrici moderni.[3]
Si divide in due dialetti, uno parlato dai paesi di Dimaro-Monclassico in su, l'altro da qui in giù. Si differenziano principalmente dal fatto che il basso solandro è influenzato fortemente dal noneso, mentre l'alto solandro è più conservativo di termini e di toponimi di certa origine celtica.[4]
Fatta eccezione per tutto il comune di Ossana e per il solo paese di Pellizzano che parlano un dialetto molto simile al lombardo orientale, il solandro viene parlato in tutta la Valle di Sole.
Solàndro è anche l'aggettivo attribuito agli abitanti della valle.