Diana Ross

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Diana Ross (disambigua).
Diana Ross
Diana Ross in concerto nel 2022
NazionalitàBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Genere[1]Disco
Pop soul
Rhythm and blues
Periodo di attività musicale1958 – in attività
EtichettaMotown Records (1970-1982)
RCA (1982-1988)
Motown Records (1988-2001)
Etichetta Indipendente (2002)
Album pubblicati54
Studio27
Live5
Raccolte21
Logo ufficiale
Logo ufficiale
Sito ufficiale

Diane Ernestine Earle Ross, detta Diana (Detroit, 26 marzo 1944[2]), è una cantante, produttrice discografica e attrice statunitense.

È arrivata al successo negli anni sessanta come frontwoman del gruppo vocale delle Supremes, divenuto uno dei più prolifici gruppi di tutti i tempi con dodici singoli arrivati al vertice della Billboard Hot 100 statunitense, inclusi Where Did Our Love Go (1964), Baby Love (1964), You Can't Hurry Love (1966), You Keep Me Hangin' On (1966) e Love Child (1968). Nel 1970 ha lasciato il gruppo, inaugurando una cospicua carriera musicale, cinematografica e televisiva. Il suo primo album eponimo (1970) ha generato il singolo Ain't No Mountain High Enough, divenuto il suo primo numero uno da solista nella classifica statunitense, mentre il secondo album Everything Is Everything (1970) contiene il singolo I'm Still Waiting che l'ha portata per la prima volta al vertice della Official Singles Chart britannica. Nel 1972 debutta sul grande schermo interpretando Billie Holiday nel film pluripremiato La signora del blues, curando anche la relativa colonna sonora che è arrivata in cima alla Billboard 200 statunitense.

Negli anni a venire ha consolidato il suo successo grazie agli album Touch Me in the Morning (1973) e Diana Ross (1976) e i rispettivi singoli di successo Touch Me in the Morning e Love Hangover. Nel 1975 è la protagonista Tracy Chambers nel film Mahogany, accompagnato dal tema musicale di successo Do You Know Where You're Going To, mentre nel 1978 recita al fianco di Michael Jackson nella pellicola I'm Magic, basata su Il meraviglioso mago di Oz. Nel 1980 esce l'album Diana, divenuto il suo LP di maggior successo grazie ai singoli Upside Down e I'm Coming Out, quest'ultimo acclamato inno della comunità LGBT. Durante il resto degli anni ottanta e novanta pubblica diversi singoli di fama internazionale come il duetto con Lionel Richie Endless Love (1981), Why Do Fools Fall in Love (1981), Muscles (1982), Missing You (1984), Chain Reaction (1985) e When You Tell Me That You Love Me (1991).

Con oltre 100 milioni di copie vendute mondialmente,[3] nel 1976 Billboard l'ha eletta Intrattenitrice del secolo mentre nel 2021 la stessa rivista l'ha posizionata alla 30ª posizione nella lista dei Migliori artisti nella Hot 100 di tutti i tempi.[4] Diana Ross è l'unica artista ad aver avuto un singolo al numero uno nella classifica statunitense come parte di un gruppo, da solista, in duetto con altri artisti, come parte di un trio e come parte di un supergruppo vista la sua partecipazione al progetto USA for Africa. Nel Regno Unito è riuscita a piazzare una top ten per ogni decennio dagli anni sessanta agli anni duemila, sia come parte delle Supremes sia da solista. Nel 1988 è stata introdotta nella Rock and Roll Hall of Fame come membro delle Supremes, mentre ha ricevuto due stelle nella Hollywood Walk of Fame sia come parte del gruppo sia come artista solista. Tra gli svariati riconoscimenti, ha ricevuto uno Special Tony Award nel 1976, un Kennedy Center Honors nel 2007, un Grammy Award alla carriera nel 2012 e una Medaglia presidenziale della libertà nel 2016.

  1. ^ (EN) Andy Kellman, Diana Ross, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 25 luglio 2022.
  2. ^ (EN) Diana Ross Was Born On March 26, 1944, su musicbyday.com, Music Trivia. URL consultato il 5 maggio 2012 (archiviato il 4 maggio 2012).
  3. ^ (EN) Jason Ashley Wright, Diana Ross to play The Joint in April, su Tulsa World, 19 febbraio 2014. URL consultato il 25 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2021).
  4. ^ (EN) Greatest of All Time Hot 100 Artists, su Billboard. URL consultato il 25 luglio 2022.

From Wikipedia, the free encyclopedia · View on Wikipedia

Developed by Tubidy