Dietrich Buxtehude[2] (Bad Oldesloe o Helsingborg, 1637 – Lubecca, 9 maggio 1707) è stato un compositore e organista tedesco-danese.
Uomo colto, poliglotta, ottimo strumentista e discreto poeta,[3] Buxtehude sviluppò uno stile che abbracciò le varie forme compositive dell'epoca, come la fantasia, il corale e la fuga, e che influenzò molti compositori, fra i quali il giovane Johann Sebastian Bach.[4] Le sue composizioni per organo sono considerate il vertice della scuola organistica tedesca del XVII secolo.[5]
Buxtehude si spostò in varie città della Germania settentrionale prima di stabilirsi a Lubecca, dove la sua fama raggiunse il culmine, al punto che le sue rappresentazioni erano note in tutto il Paese.[4] Buona parte delle sue composizioni sono giunte fino al XXI secolo grazie a manoscritti e copie, ma delle sue produzioni all'epoca più celebrate, dei concerti vocali noti come Abendmusiken ("Musiche serali"), non si è conservato alcuno spartito.[6]
La ricchezza delle sue opere lo porta a essere il massimo compositore tedesco nella generazione fra Heinrich Schütz e Johann Sebastian Bach.[5]