Dino Zoff

Dino Zoff
Zoff alla Juventus nel 1972
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
Altezza182 cm
Peso78 kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex portiere)
Termine carriera22 giugno 1983 - giocatore
29 maggio 2005 - allenatore
Carriera
Giovanili
19??-1956Marianese
1956-1961Udinese
Squadre di club1
1961-1963Udinese40 (-54)
1963-1967Mantova131 (-111)
1967-1972Napoli143 (-110)
1972-1983Juventus330 (-226)
Nazionale
1963-1964Bandiera dell'Italia Italia U-213 (-2)
1968-1983Bandiera dell'Italia Italia112 (-84)
Carriera da allenatore
1983-1984JuventusPortieri[1]
1985-1986Bandiera dell'Italia ItaliaColl. tecnico
1986-1988Bandiera dell'Italia Italia olimpica
1988-1990Juventus
1990-1994Lazio
1997Lazio
1998-2000Bandiera dell'Italia Italia
2001Lazio
2005Fiorentina
Palmarès
 Mondiali di calcio
ArgentoMessico 1970
OroSpagna 1982
 Europei di calcio
OroItalia 1968
ArgentoBelgio-Paesi Bassi 2000
 Giochi del Mediterraneo
OroNapoli 1963
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Dino Zoff (Mariano del Friuli, 28 febbraio 1942) è un ex calciatore, allenatore di calcio e dirigente sportivo italiano, di ruolo portiere. È stato campione d'Europa nel 1968 e campione del mondo nel 1982 con la nazionale italiana, che ha anche allenato dal 1998 al 2000.

Considerato uno dei più grandi portieri nella storia del calcio,[2][3][4][5] ha legato la propria attività calcistica principalmente alla Juventus, militandovi per undici anni a cavallo degli anni 1970 e 1980, senza mai saltare una partita di campionato; con i bianconeri ha collezionato 479 presenze (330 in Serie A), vincendo sei campionati italiani, due Coppe Italia e una Coppa UEFA, e ha disputato due finali di Coppa dei Campioni e una di Coppa Intercontinentale. Insieme al libero Gaetano Scirea e ai terzini Claudio Gentile e Antonio Cabrini, suoi compagni alla Juventus e in nazionale, Zoff ha costituito uno dei migliori reparti difensivi nella storia della disciplina.[6] Ritiratosi dall'attività agonistica, ha intrapreso la carriera di allenatore, divenendo nel 1990, alla guida della Juventus, il primo tecnico capace di conquistare la Coppa UEFA dopo averla vinta da calciatore.[7]

Con la nazionale italiana ha preso parte a due campionati d'Europa (Italia 1968 e Italia 1980) e a quattro campionati del mondo (Messico 1970, Germania Ovest 1974, Argentina 1978 e Spagna 1982), ottenendo inoltre, come commissario tecnico degli azzurri, il secondo posto al campionato d'Europa 2000. Il successo al campionato mondiale 1982, conseguito all'età di quarant'anni – peraltro come capitano dell'Italia –, lo ha reso il vincitore più anziano nella storia della competizione[8] nonché l'unico giocatore italiano ad aver ottenuto, a livello di nazionale, sia il titolo di campione d'Europa sia di campione del mondo. Sempre in azzurro detiene il record mondiale d'imbattibilità per squadre nazionali,[9] non avendo subito reti per 1142 minuti consecutivi.[10][11] È stato a lungo il giocatore con più partite disputate in Serie A e nella nazionale italiana – avendo totalizzato rispettivamente 570 e 112 presenze –, prima di essere superato in entrambe le voci statistiche da Paolo Maldini (nel 2000 relativamente alle apparizioni in maglia azzurra,[12] nel 2005 per quanto concerne il massimo campionato italiano).[13]

Più volte candidato al Pallone d'oro,[14] sfiorò la vittoria nel 1973, classificandosi secondo alle spalle di Johan Cruijff. Occupa la 47ª posizione nella classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata dalla rivista World Soccer.[15] Nel 2004 è stato incluso nel FIFA 100 e annoverato fra le Leggende del calcio del Golden Foot; nello stesso anno, in occasione dei UEFA Jubilee Awards, è stato indicato dalla FIGC quale miglior giocatore italiano del cinquantennio precedente,[16] risultando inoltre 5º – primo fra gli italiani – nell'UEFA Golden Jubilee Poll.[17] È entrato a far parte della Hall of Fame del calcio italiano tra i Veterani[18] e della Walk of Fame dello sport italiano tra le Leggende,[19] rispettivamente nel 2012 e nel 2015.

  1. ^ Perrone, p. 160.
  2. ^ (EN) Karel Stokkermans, IFFHS' Century Elections, su rsssf.com, 30 gennaio 2000.
  3. ^ Maffei, p. 890.
  4. ^ Il mito compie 70 anni: auguri Dino Zoff, campione di sport e di vita, su figc.it, 28 febbraio 2012. URL consultato il 17 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2018).
  5. ^ Francesco Piccolo, Dino Zoff, un (anti) italiano vero, su lettura.corriere.it. URL consultato il 7 gennaio 2016.
  6. ^ Rizzo, p. 696.
  7. ^ Traguardo poi raggiunto anche da Huub Stevens e Diego Simeone, cfr. Simeone come Zoff e Stevens, su it.uefa.com, 9 maggio 2012.
  8. ^ (EN) World Cup Hall of Fame: Dino Zoff, su sportsillustrated.cnn.com (archiviato dall'url originale il 12 settembre 2005).
  9. ^ (EN) Roberto Mamrud, Dino Zoff - Century of International Appearances, su rsssf.com, 4 agosto 2004. URL consultato il 30 ottobre 2011.
  10. ^ Il primato ebbe inizio il 20 settembre 1972, quando Zoff incassò una rete al 72' nella vittoria degli azzurri contro la Jugoslavia per 3-1, e terminò il 15 giugno 1974, in seguito a un gol realizzato da Emmanuel Sanon al 46' nella gara contro Haiti valida per il campionato del mondo 1974, vinta dalla nazionale italiana per 3-1, cfr. Il Maggior periodo di imbattibilità nella Nazionale Italiana, su ilportiere.com. URL consultato il 3 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2016).
  11. ^ Paolo Menicucci, Dino Zoff fa 75: cinque grandi partite, su it.uefa.com, 28 febbraio 2017.
  12. ^ Maldini fa 113, su www2.raisport.rai.it, 8 ottobre 2000. URL consultato il 4 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2017).
  13. ^ (EN) Simon Evans, Maldini marks up No571 for Italian league record, su theguardian.com, 26 settembre 2005.
  14. ^ Giorgio Dell'Arti e Massimo Parrini, Dino Zoff - biografia, su cinquantamila.it, 3 giugno 2012.
  15. ^ (EN) World Soccer 100 Players of the Century, su englandfootballonline.com. URL consultato l'11 dicembre 2009.
  16. ^ Sergio Di Cesare, Zoff, il monumento, su it.uefa.com, 28 giugno 2004 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2008).
  17. ^ (EN) Erik Garin, The UEFA Golden Jubilee Poll, su rsssf.com, 21 dicembre 2006. URL consultato il 20 agosto 2015.
  18. ^ Hall of Fame, 10 new entry, su gazzetta.it, 27 ottobre 2015.
  19. ^ Inaugurata la Walk of Fame: 100 targhe per celebrare le leggende dello sport italiano, su coni.it, 7 maggio 2015.

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