Dipolo magnetico

Le linee di forza del campo magnetico generato da una spira percorsa da corrente elettrica: si nota che hanno lo stesso andamento del campo elettrico generato da un dipolo elettrico.
Il dipolo magnetico è un modello che può essere ottenuto considerando due cariche magnetiche opposte rigidamente connesse.

Un dipolo magnetico (dipòlo composto tra di- e polo con due poli[1]), nella magnetostatica, è un magnete ottenuto considerando una spira microscopica percorsa da corrente elettrica.[2] Si tratta del primo termine dell'espansione in multipoli del campo magnetico.

La grandezza che caratterizza principalmente un dipolo magnetico è il momento magnetico, che quantifica la tendenza del dipolo ad orientarsi in una data direzione in presenza di un campo magnetico esterno.

Si tratta di un modello equivalente a due cariche magnetiche opposte rigidamente connesse, in analogia con il dipolo elettrico. Si realizza diminuendo le dimensioni di una spira percorsa da corrente elettrica, mantenendone costante il momento magnetico e prendendo il limite in cui l'area della spira è nulla. Il dipolo magnetico costituisce il caso più semplice di un 2p-polo, in cui 2p è il numero di coppie polari, che per la legge di Gauss magnetica è un numero intero.

Si tratta di un'utile schematizzazione dell'influsso di un campo magnetico su spire molto piccole percorse da corrente, ed è perciò usato nell'ambito della fenomenologia del magnetismo nella materia attraverso modelli atomici classici (come quelli di Rutherford e Bohr), tramite l'introduzione di correnti atomiche dovute al moto degli elettroni e a correnti di Larmor causate dalla precessione dell'orbita di questi.

  1. ^ dipolo - Treccani, su Treccani. URL consultato il 16 maggio 2024.
  2. ^ Encyclopedia Britannica - magnetic dipole, su britannica.com. URL consultato il 31-08-2012.

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