Direct-to-video

La distribuzione direct-to-video o straight-to-video, traducibile come direttamente in video, è la pubblicazione di un film, di una serie televisiva o di uno speciale direttamente in formato home video senza passare dalla distribuzione cinematografica[1] o dalla prima visione televisiva. Questa strategia di pubblicazione era importante prima che le piattaforme di streaming cominciassero a prendere piede e a dominare il mercato della distribuzione di film e TV.

Siccome sequel o prequel minori di film ad alto costo potrebbero venire distribuiti direttamente in video, nelle recensioni i riferimenti al direct-to-video sono spesso intesi in senso negativo.[2] La distribuzione direttamente in video è diventata profittevole per cineasti indipendenti e per piccole aziende.[3] Alcuni film di genere con attori d'alto profilo pubblicati direttamente in video possono generare un incasso ben superiore ai 50 milioni di dollari in tutto il mondo.[4]

  1. ^ Max J. Alvarez, Big Names Look For Bright Lights In Videoland, in Chicago Tribune, 30 dicembre 1994. URL consultato il 7 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2011).
  2. ^ Jonathan Clements e Helen McCarthy, The Anime Encyclopedia, 3rd Revised Edition: A Century of Japanese Animation, 3ª ed., Stone Bridge Press, 9 febbraio 2015, pp. 195–196, ISBN 978-1-61172-018-1.
  3. ^ Laurence Lerman, Independents' 'Bread and Butter', in Video Business, vol. 21, n. 38, 17 settembre 2001.
  4. ^ Stars, Money Migrate To DVDP, su dvdexclusive.com (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2006).

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