In Armenia i pieni diritti civili per persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali (LGBT) non sono acquisiti.
Il 18 aprile 2003 il reato di omosessualità è stato ufficialmente abolito, quando il nuovo codice penale entrò ufficialmente in vigore[1].
Tuttavia, dopo 20 anni, la situazione delle persone LGBT non è ancora cambiata sostanzialmente; è difatti un argomento tabù in molti strati della società, senza alcuna protezione giuridica per tutti quei cittadini omosessuali i cui diritti umani sono regolarmente e a più riprese violati, nonostante se ne parli sin dal 2008[2][3]; molti di loro temono discriminazioni sul posto di lavoro e sono costretti ad affrontare rifiuti quando non vere e proprie aggressioni all'interno dell'ambito familiare[4].
Secondo un sondaggio del 2012, il 55% degli intervistati ha affermato che avrebbe interrotto la propria amicizia con un amico o un parente se avesse scoperto che questi fosse gay. Il 70% degli armeni considera le persone LGBT "strane".
Secondo ILGA Europe 2019 l'Armenia si classifica 47ª su 49 paesi Europei per quanto riguarda i diritti degli omosessuali, stessa posizione nel 2020 e nel 2021, una posizione in più rispetto al 2018.
Anche se la condizione degli omosessuali armeni non è di certo una delle migliori in Europa, essi vivono di una condizione di certo gran lunga superiore rispetto agli omosessuali del vicino Iran.