Diritto d'autore

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Il diritto d'autore è una branca del diritto privato, che ha lo scopo di tutelare i frutti dell'attività intellettuale di carattere creativo (ovvero le opere devono essere nuove e originali), attraverso il riconoscimento all'autore originario (o agli autori in caso di collaborazione creativa) dell'opera di una serie di diritti di carattere sia morale, sia patrimoniale. Il diritto d'autore si applica a opere letterarie e musicali, ad arti figurative, architettura, teatro, cinematografia, programmi per elaboratore e banche dati, ma alcune opere non sono tutelate, ad esempio le leggi o i testi degli atti ufficiali dello Stato o delle amministrazioni pubbliche.

Il soggetto titolare dei diritti d'autore è generalmente colui che crea l'opera, ma vi sono delle eccezioni: per quanto riguarda una testata giornalistica, ad esempio, il detentore dei diritti è l'editore, anche se i vari articoli sono stati scritti da altri dipendenti (che però mantengono i diritti morali in quanto effettivi creatori dell'opera in questione); oppure per un'opera cinematografica, chi detiene i diritti è il produttore. Esso può essere modificato solo dopo 150 anni.

In particolare, si possono osservare delle eccezioni relative ai titolari del diritto d'autore nei seguenti articoli della Legge sulla Protezione del diritto d'autore[1]:

  • Articolo 12-bis[2] e 12-ter[2] che stabiliscono la titolarità dei diritti d'autore dei programmi per elaboratore e delle opere di design che, sotto alcune condizioni, spettano non a chi crea l'opera ma a un soggetto terzo.
    • Art 12-bis: "Salvo patto contrario, il datore di lavoro è titolare del diritto esclusivo di utilizzazione economica del programma per elaborare o della banca dati creati dal lavoratore dipendente nell'esecuzione delle sue mansioni o su istruzioni impartite dallo stesso datore di lavoro". L'articolo 12-bis non è valido per il libero professionista al quale si applicano normative differenti."
    • Art 12-ter - Si applicano a lavoratori dipendenti che facciano opere di design. "Salvo patto contrario, qualora un'opera di disegno industriale sia creata dal lavoratore dipendente nell'esercizio delle sue mansioni, il datore di lavoro è titolare dei diritti esclusivi di utilizzazione economica dell'opera".
  • Articolo 11[2] Comma 1 - "Alle amministrazioni dello stato, alle Province ed ai Comuni spetta il diritto di autore sulle opere create e pubblicate sotto il loro nome ed a loro conto e spese."
  • Articolo 11 Comma 2 - "Lo stesso diritto spetta agli enti privati che non perseguano scopi di lucro, salvo diverso accordo con gli autori delle opere pubblicate, nonché alle accademie e agli altri enti pubblici culturali sulla raccolta dei loro atti e sulle loro pubblicazioni."
    • L'articolo 11 inserisce un'eccezione che viene ulteriormente normata dall'articolo 29[2] che riduce la durata del diritto d'autore. Questo stesso articolo però non risolve il problema del diritto d'autore una volta scaduti 20 anni dalla sua prima pubblicazione.

Nel caso di lavoratori autonomi o indipendenti la giurisprudenza dice che il committente ha diritto sull'opera in base alle disposizioni contrattuali.

Vi sono inoltre degli altri articoli che specificano come titolari del diritto d'autore anche autori di opere ricoperte da anonimato. In particolare possiamo elencare i seguenti:

  • Articolo 8[2] - "È reputato autore dell'opera, salvo prova contraria, chi è in essa indicato come tale nelle forme d'uso, ovvero, è annunciato come tale nella recitazione, esecuzione, rappresentazione o radio-diffusione dell'opera stessa." Si tratta di una congettura, in quanto, qualora si provasse il contrario, l'autore verrebbe modificato.
    • Articolo 8 Comma 1: "Valgono come nome lo pseudonimo, il nome d'arte, la sigla o il segno convenzionale, che siano notoriamente conosciuti come equivalenti al nome vero".

La durata del diritto d'autore, nel caso di autori sconosciuti oppure conosciuti tramite pseudonimo non associabile ad una persona fisica cambia. In questo caso durano fino a 70 anni dopo la prima pubblicazione non essendo possibile determinare la data di morte dell'autore. L'autore o gli eredi però possono rivelarsi, dal momento della rivelazione dell'autore dell'opera eseguita presso le corrette sedi legali, tutto ciò che è definito nell'Articolo 9[2]: "Chi abbia rappresentato, eseguito o comunque pubblicato un'opera anonima, o pseudonima, è ammesso a far valere i diritti dell'autore, finché non sia rivelato".

L'esercizio in forma esclusiva di questi diritti da parte dell'autore permette a lui e ai suoi aventi causa di remunerarsi per un periodo limitato nel tempo attraverso lo sfruttamento commerciale dell'opera. In particolare, il diritto d'autore è una figura propria degli ordinamenti di civil law (tra i quali la Francia e l'Italia), mentre in quelli di common law (come gli Stati Uniti e il Regno Unito), esiste l'istituto parzialmente diverso del copyright.

  1. ^ normattiva.it, https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:1941-04-22;633.
  2. ^ a b c d e f LEGGE 22 aprile 1941, n. 633 - Normattiva, su www.normattiva.it. URL consultato il 15 giugno 2022.

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