Viene ritenuto necessario l'uso del termine "ADJUSTMENT" (termine effettivamente citato nelle norme di riferimento), o in deroga si può comunque usare il termine "CALIBRAZIONE", che sebbene sia la traduzione maccheronica del termine taratura, è un termine italiano già in uso per indicare questo tipo di operazione?
Confermo che la taratura è l'operazione con cui si detetermina la "precisione" di uno strumento, o come si dice in più moderni termini tecnici l'"incertezza di misura" (altrimenti quale sarebbe?). Il termine "precisione" non è sinonimo di "ripetibilità", quest'ultima è solo una delle caratteristiche metrologiche che concorrono alla deteminazione dell'incertezza di misura. Gli errori sistematici come quelli d'accuratezza non intervengono sull'incertezza di misura solo se appropriatamente corretti, nel caso dove questo non è possibile o non conveniente, anche loro diventano un contributi all'incertezza di misura.
utente:Lazanna 22/07/07
Ho modificato la voce reiserendo, come prima definizione, quella precedente. Questo perchè l'ultima definizione, sebbene estemamente rigorosa (è estratta dalla norma che definisce i termini), è ricca di termini e concetti che la rendono poco "approcciabile" ai non specialisti (che penso che costituiscano la maggioranza degli utenti della voce). La parte riferita alla calibrazione è stata trasferita alla relativa voce.
utente:Lazanna 04/11/09
- Non sono invece d'accordo con le suddette modifiche, o meglio col ripristino della precedente definizione di taratura («La taratura è una tipologia di caratterizzazione che ha come scopo la definizione delle caratteristiche metrologiche di uno strumento di misura») per vari motivi:
- è poco comprensibile;
- non è supportata da alcun riferimento bibliografico
- fa riferimento a un link non definito («caratterizzazione») e, almeno per me, incomprensibile
- Capisco che la definizione 2.39 del VIM sia alquanto arida, difficilmente comprensibile a una prima lettura, priva della semplicità e della scorrevolezza che deve possedere una voce di wp. Ma un conto è scrivere una sintesi divulgativa della definizione del VIM (qualcosa come «operazione consistente nello stabilire una relazione fra le indicazioni di uno strumento di misura e i corrispondenti valori della grandezza da misurare», un conto è scrivere un incipit che, in mancanza di riferimenti chiari, non si sa a cosa si riferisca e cosa sintetizzi.
- F.chiodo (msg) 05:36, 7 nov 2009 (CET)[rispondi]
- Aggiungo a quanto sopra l'esistenza, nell'incipit, di altri problemi lessicali: l'uso di un termine ("tarando") sconosciuto ai dizionari e l'uso di una termine ("calibrazione") che, in base al VIM, non dovrebbe essere più utilizzato. F.chiodo (msg) 05:46, 7 nov 2009 (CET)[rispondi]
- La tua definizione divulgativa mi sembra molto buona e potresti inserirla anche subito. Il problema è che quello metrologico delineato dal VIM è un sistema e occorrerebbe rendere coerenti tutte le voci, cosa non facile soprattutto per una persona sola che per di più senza molto tempo libero e neanche di madrelingua italiana. Occorrerebbe un gruppo. Probabilmente il modo migliore sarebbe costruire un portale per la metrologia. Io non sono molto pratico del problema. Tu che ne pensi? SolePensoso (msg) 14:34, 7 nov 2009 (CET)[rispondi]