Disgelo (politica)

Nikita Chruščёv incontra il presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy

Il disgelo[1] (in russo оттепель?, ottepel'), così chiamato per antonomasia[2] dal titolo omonimo del romanzo di Ėrenburg,[2][3] fu il processo del tentativo di democratizzazione interna e di distensione internazionale avviato in Unione Sovietica da Nikita Chruščёv negli anni della sua permanenza al vertice del PCUS, tra la morte di Stalin (1953) e la propria destituzione (1964).[4] Fu attuato principalmente attraverso le politiche di destalinizzazione (negli affari interni) e di coesistenza pacifica (negli affari esteri).

  1. ^ Disgelo, in Sapere.it, De Agostini.
  2. ^ a b Marco Del Bufalo, Il disgelo senza la primavera: il caso Grossman, in Studi storici, vol. 39, n. 3, 1998, p. 689, JSTOR 20566909.
  3. ^ Ermakova.
  4. ^ Orlov et al., p. 427.

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