Disinformazione sul SARS-CoV-2

Scritta su un muro a Pontefract che recita "il COVID è una bugia".
Le pratiche descritte non sono accettate dalla medicina, non sono state sottoposte a verifiche sperimentali condotte con metodo scientifico o non le hanno superate. Potrebbero pertanto essere inefficaci o dannose per la salute. Le informazioni hanno solo fine illustrativo. Wikipedia non dà consigli medici: leggi le avvertenze.
Voce principale: SARS-CoV-2.

La diffusione del SARS-CoV-2 ha generato un'ondata di disinformazione, sia sulla sua origine, sulla sua effettiva grandezza sia sul trattamento del virus. La circolazione di notizie false è stata favorita soprattutto dai social media, dai mass media, e dalle app di messaggistica.[1]

Il fenomeno ha avuto un'espansione molto veloce, tant'è che in alcuni Paesi (come Italia[2] e Regno Unito[3]) i vari enti sanitari si sono direttamente attivati avviando campagne informative e pubblicato vademecum per contrastare le fake news maggiormente diffuse.

Nel 2022 è stato stimato che le "bufale" sul SARS-CoV-2 generino un giro di affari di circa 1,1 miliardi di dollari annui, causando tuttavia danni agli individui e ai sistemi sanitari nazionali per cifre molto più elevate.[4][5]

  1. ^ (EN) Hannah Murphy, Mark Di Stefano & Katrina Manson, Huge text message campaigns spread coronavirus fake news, su Financial Times, 20 marzo 2020.
  2. ^ Covid-19 - Attenti alle bufale, su salute.gov.it, 7 maggio 2020.
  3. ^ NHS England » NHS takes action against coronavirus fake news online, su www.england.nhs.uk. URL consultato il 7 aprile 2021.
  4. ^ Le bufale sul vaccino generano milioni di euro: chi li guadagna, su quifinanza.it, 29 Gennaio 2022.
  5. ^ Combattere la disinformazione, su ec.europa.eu. URL consultato il 2 febbraio 2022.

From Wikipedia, the free encyclopedia · View on Wikipedia

Developed by Tubidy