Domenico Papalia

Domenico Papalia, detto Micu (Platì, 18 aprile 1945) è un mafioso italiano.

Storico capobastone insieme al fratello Antonio e Rocco Papalia dell'omonima cosca della 'Ndrangheta con la dote di mammasantissima, una delle doti più alte nella 'Ndrangheta calabrese.[1]

Detenuto con 41bis. Fu il braccio destro di Paolo De Stefano. Il 2 novembre 1976 viene ucciso il boss Antonio D'Agostino, Papalia viene accusato dell'omicidio e processato. Inizia a gestire il traffico d'armi, droga e brillanti. Nel 1983 viene condannato definitivamente all'ergastolo per l'omicidio di D'Agostino. Nel 1993 gli vengono sequestrati beni del valore di 150 miliardi di lire insieme ai fratelli Rocco e Antonio. Nel 2017, dopo 41 anni dall'omicidio D'Agostino, Papalia viene assolto dall'accusa per non aver commesso il fatto.[2][3][4][5]

  1. ^ Cesare Giuzzi, La social mafia tra champagne e pistole: la vida loca dei rampolli dei boss all'ombra del Duomo, su Corriere della Sera, 29 settembre 2022. URL consultato il 29 settembre 2022.
  2. ^ Omicidio boss calabrese 41 anni fa, Papalia assolto nel processo di revisione, su il Lametino.it - il giornale di Lamezia Terme e del lametino, 15 marzo 2017. URL consultato il 15 giugno 2021.
  3. ^ Boss assolto a 30 anni dalla condanna, su Corriere della Calabria, 15 marzo 2017. URL consultato il 15 giugno 2021.
  4. ^ ' RIAPRITE IL CASO PAPALIA' - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 24 novembre 1993. URL consultato il 15 giugno 2021.
  5. ^ Locride (Rc): assolto Domenico Papalia dopo 41 anni dall’omicidio del boss di Canolo Totò D’Agostino, su ecodellalocride.it, 16 marzo 2017. URL consultato il 15 giugno 2021.

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