Donna nel frigorifero, conosciuto anche col termine inglese fridging,[1] è un espediente narrativo che consiste nell'utilizzo della morte o del ferimento di un personaggio femminile al solo scopo di spingere all'azione l'eroe di sesso maschile, protagonista della storia. Il termine è stato coniato da Gail Simone nel 1999, che ha presentato un elenco di oltre cento personaggi femminili interessati, pubblicato su un sito apposito, e ha scatenato discussioni sul sessismo nella cultura pop e nell'industria dei fumetti. L'influenza del tropo si estende oltre i fumetti, con critiche alla sua presenza nei franchise cinematografici e televisivi. In particolare, l'autrice Catherynne M. Valente , ispirata dalla rappresentazione di di Gwen Stacy in The Amazing Spider-Man 2, ha scritto The Refrigerator Monologues, affrontando l'impatto del tropo sui personaggi femminili nelle narrazioni dei supereroi.