Busto di Giunone, sposa di Giove: protettrice delle madri, del focolare domestico e del parto.
Le condizioni sociali della donna romana tra la fine del I secolo il principio del II[1] mostrano che erano ormai molto diverse da quelle dei primi secoli della repubblica.
^Avvertenza
Il motivo per cui la presente voce, tratta dal testo di J.Carcopino, La vita quotidiana a Roma all'apogeo dell'Impero (Bari 1971), si riferisce esclusivamente alle condizioni sociali e ai costumi della donna romana vissuta nel I e II secolo, risiede in quanto scritto dall'autore nella prefazione all'opera:«Questa è la generazione [quella di Traiano e Adriano] di cui i documenti concorrono ad offrirci il ritratto più preciso...L'immenso materiale archeologico ci viene dal Foro Traiano, dalle rovine di Pompei e Ercolano (79 d.C.) e di Ostia che risalgono ai tempi dell'attuazione dei piani urbanistici dell'imperatore Adriano. A tutto ciò si aggiungono a nostra maggiore informazione le testimonianze vivide e pittoresche, precise...offerte in abbondanza dal romanzo di Petronio, dalle Selve di Stazio, degli Epigrammi di Marziale delle Lettere di Plinio il Giovane, delle Satire di Giovenale. (op.cit.pag.4)»