Edward Lloyd (editore)

Targa blu a William Morris e Edward Lloyd alla William Morris Gallery di Walthamstow. "Water House" era la casa della famiglia Lloyd dal 1856. Gli eredi di Edward Lloyd cedettero parte della proprietà di 100 acri alla gente di Walthamstow nel 1898 e fu aperta come Lloyd Park nel 1900

Edward Lloyd (Thornton Heath, 16 febbraio 1815Londra, 8 aprile 1890) è stato un editore, imprenditore e inventore britannico[1]. La sua prima produzione di narrativa serializzata fece avvicinare Sweeney Todd, un vampiro gentiluomo e molti eroi romantici, a un nuovo pubblico, quella gente che non aveva libri da leggere e che, con l'economicità delle sue pubblicazioni, potevano permettersi di acquistarli e divertirsi. Il suo popolarissimo periodico "Penny dreadful" gli consentì di entrare nella produzione dei giornali.[2]

Allontanandosi dalla narrativa, nel 1850, il suo periodico domenicale, Lloyd's Weekly, fu il primo giornale a raggiungere una tiratura di un milione di copie.[2] In seguito creò il Daily Chronicle, rinomato per l'ampiezza della sua copertura giornalistica. Crebbe sotto l'influenza politica fino a quando non fu acquistato, nel 1918, dal primo ministro David Lloyd George.

L'entusiasmo di Lloyd per i progressi dell'industria e l'innovazione tecnica gli diedero un vantaggio competitivo imbattibile rispetto ai suoi concorrenti. Nel 1856 stabilì un nuovo standard per l'efficienza di Fleet Street introducendo la rotativa Hoe. Pochi anni dopo, compiendo il passo insolito di produrre in proprio la carta per i giornali, rivoluzionò il commercio della carta producendo grandi quantità di erba sparto in Algeria. Lloyd fu l'unico proprietario di giornali del XIX secolo ad assumere il controllo dell'intera catena di fornitura, ovvero a ottenere una piena integrazione verticale.

Il professor Rohan McWilliam dell'Anglia Ruskin University crede che Lloyd sia stato una figura chiave che ha plasmato la cultura popolare, in termini di stampa e narrativa popolare, affermando che "è stato una figura chiave nell'emergere dei giornali e della cultura popolare in Gran Bretagna".[2]


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