Elezioni amministrative in Italia del 1951

Le elezioni amministrative italiane del 1951 si tennero in due tornate:

  • il 27 e il 28 maggio, per il rinnovo di 27 consigli provinciali e 3.071 consigli comunali (di cui 28 comuni capoluogo);
  • il 10 e l'11 giugno, per il rinnovo di 30 consigli provinciali e 2.165 consigli comunali (di cui 29 comuni capoluogo).

Furono le prime dopo le riforme normative in senso maggioritario volute dal governo di Alcide De Gasperi. Nel 1951 vi fu anche il ristabilimento democratico dei consigli provinciali, dopo che le province erano rimaste amministrate per sei anni da deputazioni provvisorie nominate dai prefetti. A differenza però della legislazione comunale che aveva vigenza generale, la nuova normativa provinciale si applicò solo in 79 province.[1]

Le elezioni amministrative di quell'anno furono contraddistinte dalla modifica del sistema elettorale in senso maggioritario, assegnando un premio dei due terzi dei seggi alla coalizione vincitrice delle elezioni comunali, mentre nelle elezioni provinciali la stessa quantità di seggi era decisa in collegi uninominali. La lotta fu giocata da tre diversi schieramenti: quello di sinistra del Fronte popolare, quello di centro facente riferimento al governo di Alcide De Gasperi, e quello di destra delle forze monarchiche e neofasciste.

Di seguito sono indicati i risultati relativi ai comuni capoluogo di provincia.

  1. ^ In Trentino-Alto Adige e in Valle d'Aosta, infatti, erano i consiglieri regionali a svolgere contemporaneamente anche le funzioni dei consiglieri provinciali; in Sicilia lo statuto autonomo annullava qualsiasi disposizione nazionale in questa materia che era riservata espressamente alle leggi scritte dal Parlamento Siciliano; nel Territorio Libero di Trieste le funzioni sovraccomunali erano svolte dall'AMGOT.

From Wikipedia, the free encyclopedia · View on Wikipedia

Developed by Tubidy