Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1824

Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1824
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Data26 ottobre - 2 dicembre
Collegio elettorale261 elettori
Affluenza26,9% (Aumento16,8%)
John Quincy Adams - copy of 1843 Philip Haas Daguerreotype.jpg
Andrew Jackson Daguerrotype.jpg
WilliamHCrawford.png
Candidati John Quincy Adams Andrew Jackson William H. Crawford
Partiti Democratico-Repubblicano Democratico-Repubblicano Democratico-Repubblicano
Voti 113 122
30,9%
151 271
41,4%
40 856
11,2%
Elettori
84 / 261
99 / 261
41 / 261
Elettori per stato federato
Presidente uscente
James Monroe (Partito Democratico-Repubblicano)

Le elezioni presidenziali del 1824, le decime dall'indipendenza degli Stati Uniti, si tennero da martedì 26 ottobre a giovedì 2 dicembre 1824 e videro la vittoria del democratico-repubblicano John Quincy Adams, che subentrò al suo collega di partito James Monroe.

Fu la prima elezione presidenziale degli Stati Uniti in cui il candidato che ricevette più voti nelle urne[1] (Andrew Jackson) non divenne presidente (questa situazione si verificò poi in altre quattro elezioni: nel 1876, nel 1888, nel 2000 e nel 2016).

Il Partito Democratico-Repubblicano aveva vinto le sei elezioni presidenziali precedenti ed era ormai l'unico partito; era anche tuttavia sul punto di scindersi, tanto che si presentarono ben quattro candidati democratico-repubblicani: John Quincy Adams, Andrew Jackson, William H. Crawford e Henry Clay. Questi si spartirono la maggioranza dei voti popolari e dei grandi elettori con il risultato che nessuno raggiunse la quota di 131 grandi elettori allora necessaria per ottenere la vittoria. Adams vinse nella Nuova Inghilterra, Jackson e Adams si divisero gli stati della media costa atlantica, Jackson e Clay si spartirono gli stati dell'ovest e Jackson e Crawford quelli del sud. Jackson risultò avere una maggioranza relativa sia nel voto popolare (41 4%) sia tra i grandi elettori (99) ma lontano dall'avere una maggioranza assoluta. Adams giunse poco distante soprattutto come grandi elettori (84). Clay, benché giunto terzo nel voto popolare, ottenne meno grandi elettori (38) di Crawford (40).

In base al dodicesimo emendamento della costituzione, il presidente venne eletto dalla Camera dei Rappresentanti, scegliendolo tra i primi tre arrivati. La delegazione di ogni stato votava in blocco, con un singolo voto. Essendoci a quel tempo 24 stati nell'Unione, la maggioranza assoluta richiesta era di 13 voti.

Clay, quarto e eliminato, detestava Jackson, inoltre su alcuni temi era più vicino ad Adams. Si spese quindi per convincere i deputati a far confluire i voti su Adams, e questi riuscì a essere eletto già al primo scrutinio, con 13 voti contro i 7 di Jackson e i 4 di Crawford.

Da notare è che sia Adams sia Jackson si erano candidati proponendo John Calhoun come candidato per la vicepresidenza (il quale divenne effettivamente vicepresidente tramite Adams, rappresentando quindi indirettamente anche una parte del consenso espresso verso Jackson). Jackson vinse le successive elezioni, sempre presentandosi con Calhoun come candidato per la vicepresidenza.

  1. ^ Maggioranza assoluta o relativa del voto popolare, il quale determina in modo non linearmente proporzionale la composizione del Collegio elettorale degli Stati Uniti d'America, vero organo normalmente elettore di Presidente e Vicepresidente

From Wikipedia, the free encyclopedia · View on Wikipedia

Developed by Tubidy