Elezioni primarie negli Stati Uniti d'America

Le elezioni primarie, negli Stati Uniti d'America, sono il processo elettorale attraverso il quale ogni partito determina il proprio candidato alla presidenza per le elezioni generali. Pur non vincolati dalla Costituzione, i partiti da quasi un secolo determinano il loro candidato alle elezioni presidenziali tramite una serie di primarie e caucus. Essi si tengono nell'arco di cinque mesi in tutti i 50 stati della federazione, più vari territori di sovranità statunitense, ed esprimono i delegati incaricati di partecipare alla convention generale del partito. In essa si proclamano ufficialmente il candidato presidente e quello vicepresidente (costoro compongono il ticket). I partecipanti alla convention, detti come sopra delegati, sono assegnati ai vari candidati da ogni Stato e territorio, con criterio più o meno o per niente proporzionale, a seconda delle regole del partito locale. Dunque, riassumendo: ogni Stato o territorio assegna ai candidati i propri delegati, sulla base del risultato delle consultazioni popolari tenutesi a livello statale. Questi delegati partecipano alla convention nazionale del partito, che determina la platform (il programma) e il ticket (il duo di candidati alla presidenza e alla vicepresidenza).

Le elezioni, che come quelle presidenziali si tengono ogni anno bisestile, iniziano ufficialmente sia per il partito repubblicano sia per quello democratico con il caucus dell'Iowa, che si tiene solitamente in una data che oscilla tra inizio gennaio e inizio febbraio, mentre l'ultima consultazione si tiene solitamente verso la fine di giugno prima delle elezioni generali di novembre. La differenza tra elezione primaria e caucus sta nel fatto che i caucus sono incontri formali tra i vari candidati del partito e possono tenersi nei luoghi più svariati come scuole o chiese, la votazione può avvenire sia per alzata di mano sia verbalmente dopo che i vari candidati o un loro rappresentante ha tenuto un breve discorso per illustrare il suo programma mentre le primarie si dividono in chiuse, dove possono votare solo i membri iscritti al partito che svolge quella primaria, ed aperte, dove possono votare tutti i cittadini statunitensi. Il numero di delegati assegnati ad ogni candidato varia di partito in partito e di stato in stato e può utilizzare il sistema proporzionale oppure quello maggioritario (chi vince piglia tutto). Alla convention generale ai delegati si aggiungono i super delegati, membri del partito non schierati per nessun candidato e non legati da alcun vincolo di lealtà. La natura sfalsata della stagione delle primarie presidenziali consente ai candidati di concentrare le proprie risorse in ogni zona del paese, uno alla volta, invece di tenere campagne elettorali contemporaneamente in ogni stato; alcuni candidati per esempio preferiscono trascurare alcuni stati meno popolosi per concentrarsi su quelli che assegnano un maggior numero di delegati. Sta di fatto che molti degli stati più popolosi, come New York o la California, essendo disposti nella fase finale delle primarie risultano quasi ininfluenti al contrario di altri stati molto meno popolosi che risultano invece più decisivi solo perché posti nella fase iniziale delle consultazioni.


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