Elias Boudinot

Elias Boudinot

Elias Boudinot, nato col nome di Gallegina Uwati, noto anche come Buck Watie[1] (Oothcaloga, 1802Park Hill, 22 giugno 1839), è stato un membro di un'importante famiglia Cherokee nato e cresciuto nell'odierna Georgia.

Il suo nome Cherokee significa sia 'alce maschio' sia 'tacchino'.[2]

Educato alla scuola di una missione in Connecticut, divenne uno dei molti capi che ritenevano l'acculturazione critica per la sopravvivenza Cherokee. Fu influente nel periodo della deportazione in territorio indiano. Nel 1828 Boudinot divenne editore del Cherokee Phoenix, primo giornale nativo americano. Era pubblicato in Cherokee ed in inglese, per mostrare le conquiste Cherokee e per unire la nazione mentre gli Stati Uniti d'America pressavano per ottenere la deportazione degli indiani.

Nel 1826 Boudinot sposò Harriet R. Gold, figlia di un'importante famiglia della Nuova Inghilterra di Cornwall (Connecticut). Le conobbe quando lei era studente della Foreign Mission School in città. Come il matrimonio del cugino John Ridge con una donna locale nel 1825, anche il matrimonio di Boudinot fu controverso e contrastato da molti cittadini. Il consiglio nazionale Cherokee aveva approvato una legge nel 1825 per permettere ai discendenti di padre Cherokee e madre bianca di essere considerati Cherokee. Prima non avevano posto in una società matrilineare, dato che i bambini appartenevano al clan della madre. I Boudinot tornarono in Georgia per vivere a New Echota. Allevarono i loro sei figli da Cherokee.

Boudinot era convinto che la rimozione fosse inevitabile e sostenne la necessità di un trattato per difendere i diritti dei Cherokee. Assieme ad altri sostenitori firmò il trattato di New Echota nel 1835 non firmato da John Ross, il capo principale, e contrastato da buona parte della tribù. L'anno dopo la tribù fu obbligata a vendere buona parte della propria terra nel sudest ed a trasferirsi ad ovest.

Dopo la morte di Harriet nel 1836, Boudinot si trasferì coi figli in territorio indiano. Assieme ad altri tre sostenitori del trattato fu assassinato nel giugno 1839 dai membri della fazione di Ross noti come National Party. I figli orfani furono mandati dai suoceri in Connecticut e qui frequentarono la scuola. Il figlio Elias Cornelius Boudinot fu istruito e tornò ad ovest, insediandosi a Fayetteville (Arkansas). Divenne avvocato ed attivista per il partito Democratico.


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