Eliodoro Coccoli

Eliodoro Coccoli (Brescia, 1º luglio 188028 febbraio 1974) è stato un pittore e decoratore italiano.

Allegoria della famiglia affresco

Nella prima metà del Novecento ha affrescato ville e palazzi in provincia di Brescia e molte chiese in Lombardia, Piemonte, Liguria, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige. Fuori dell'Italia ha lavorato in Svizzera e a Malta: imponente la decorazione interna della collegiata di San Paolo a Rabat. Nella sua lunga carriera si è occupato anche di grafica pubblicitaria: cartoline, insegne e locandine per varie esposizioni, calendari artistici per la Bottega d'arte di Dante Bravo, aperta a Brescia nel 1922, il manifesto per Orfeo e Euridice di Christoph Willibald Gluck, rappresentato a Brescia nel 1924, il manifesto per la stagione lirica 1930 del Teatro Grande di Brescia. Ha curato le illustrazioni del romanzo storico Tebaldo Brusato di Francesco Bettoni, pubblicato a puntate dal settimanale Brixia fra il 1914 e 1915. “Il Coccoli non fu per vocazione pittore di cavalletto”[1], per questo ha realizzato pochissime tele, tutte antecedenti il 1922 e quasi nessuna sopravvissuta. Ha lasciato, invece, una serie cospicua di bozze, studi e disegni preparatori per affreschi, da cui emerge il talento grafico di Eliodoro: sono prevalentemente carboncini su carta da spolvero, alcuni di grande dimensione, spesso quadrettati, che la figlia Anna Coccoli, anch'essa pittrice, ha conservato e salvato dall'oblio. Nel 2007 li ha donati al museo “Arte e Spiritualità” di Brescia.

  1. ^ Bruno Passamani “Eliodoro Coccoli”:catalogo della mostra allestita nel 1983 nelle sale dell'Associazione Artisti Bresciani

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