Emily Hahn

Emily "Michey" Hahn

Emily "Michey" Hahn, (cinese:項美麗); (St.Louis, 14 gennaio 1905Manhattan, 18 febbraio 1997), è stata una giornalista e scrittrice statunitense, considerata una delle prime femministe e definita "un tesoro letterario americano dimenticato" dalla rivista The New Yorker. Scrisse 54 libri e più di 200 articoli e racconti[1].

I suoi romanzi del XX secolo hanno svolto un ruolo significativo nell'apertura dell'Asia e dell'Africa all'Occidente. I suoi lunghi viaggi nel corso della sua vita e il suo amore per gli animali hanno influenzato gran parte della sua scrittura. È stata la prima donna a ricevere una laurea in ingegneria mineraria presso l'Università del Wisconsin-Madison, poi, dopo aver vissuto a Firenze e Londra a metà degli anni '20, ha viaggiato nel Congo belga e ha attraversato l'Africa centrale negli anni '30. Nel 1935 si recò a Shanghai, dove insegnò inglese per tre anni e fu coinvolta in figure di spicco, come le sorelle Soong e il poeta cinese Shao Xunmei (Sinmay Zau).[2]

  1. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore obit
  2. ^ (EN) Ken Cuthbertson, Nobody Said Not to Go, in Faber and Faber, 1998, p. 3, ISBN 0571-19965-8.

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