Energia elettrica

L'energia elettrica è, nell'accezione più comune del termine, l'energia di una corrente elettrica. Più in generale nell'ambito della fisica l'energia elettrica è l'energia associata all'elettricità, in particolare si parla di energia potenziale elettrica quando ci si riferisce a quella posseduta da una distribuzione fissa di cariche.[1]

L'energia elettrica è una fonte di energia secondaria ed è ricavata dai generatori elettrici attraverso la trasformazione delle fonti energetiche primarie. Le fonti maggiormente impiegate per la produzione di energia elettrica sono l'energia chimica contenuta nei combustibili fossili e nelle biomasse, l'energia nucleare, l'energia idraulica, l'energia eolica, l'energia solare e l'energia geotermica. Dopo essere stata prodotta l'energia elettrica può essere immessa nella rete elettrica dove viene trasmessa e distribuita attraverso le linee elettriche agli utilizzatori finali.[2]

L'energia elettrica è ampiamente utilizzata in quanto può essere facilmente convertita con un alto rendimento in energia meccanica, luminosa, termica e di altro tipo, oltre ad essere indispensabile per tutte le applicazioni nel campo dell'informatica e delle telecomunicazioni. Il principale inconveniente di questa fonte energetica è la difficoltà nello stoccaggio, pertanto deve essere prodotta nello stesso momento in cui è richiesta. I principali accumulatori impiegati sono le batterie, per piccole quantità, e le centrali idroelettriche di pompaggio per quantità maggiori.[2]

L'energia elettrica è solitamente misurata in chilowattora (simbolo kWh), unità che indica l'energia complessivamente fornita da una potenza elettrica di un chilowatt in un'ora ed è quindi equivalente a 3,6 MJ.

  1. ^ Energia elettrica, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 1º novembre 2021.
  2. ^ a b Faletti, Chizzolini, 65.

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