Errore (filosofia)

«La filosofia non consiste che nell'eliminare a poco a poco gli errori; forse solo al termine di questa serrata critica noi potremo attingere la verità.[1]»

L'errore, in filosofia, indica qualcosa di falso che appare vero (o viceversa) nel campo a cui si riferisce il giudizio o la valutazione[2] e che quindi genera un'intrinseca contraddizione.[3]

L'errore può essere di natura pratica, quando si violano norme morali o principi che rendano efficace l'azione, o di natura teoretica quando si giudica vero ciò che è falso o falso ciò che è vero. In questo caso cioè viene volontariamente dato assenso ad un giudizio realizzando un collegamento tra volontà e intelletto.[4]

L'errore quindi riguarda tutta la nostra esistenza nel sapere e nell'agire incrociando concetti fondamentali come "opinione", "colpa", "dolore" e "felicità"».[5]

  1. ^ Jules Lachelier in Didier Julia, Dizionario Larousse di filosofia, 2004, p. 82
  2. ^ N. Abbagnano, Dizionario di filosofia, Utet, 1968 alla voce corrispondente
  3. ^ Sapere.it alla voce corrispondente
  4. ^ Enciclopedia Garzanti di Filosofia alla voce corrispondente.
  5. ^ Massimo Donà, Filosofia dell'errore, Ed. Bompiani, 2012

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