Russkaja imperatorskaja armija | |
---|---|
(RU) Русская императорская армія trad. Esercito imperiale russo | |
Descrizione generale | |
Attiva | 1721-1917 |
Nazione | Impero russo |
Servizio | Forza armata |
Tipo | Esercito |
Ruolo | Difesa interna e dei confini dell'Impero russo |
Dimensione | da 12 a 15 milioni (Prima guerra mondiale) |
Comando Supremo | Pietrogrado Mosca |
Motto | Съ нами Богъ! S nami Bog! Con noi Dio! |
Battaglie/guerre | Grande Guerra del Nord Guerra russo-turca Guerra russo-svedese Guerra russo-polacca Guerra dei Sette Anni Guerre napoleoniche Guerra del Caucaso Guerra di Crimea Guerra russo-giapponese Prima guerra mondiale Rivoluzione russa |
Parte di | |
Forze Armate dell'Impero russo | |
Comandanti | |
Capo cerimoniale | Imperatore e Autocrate di tutte le Russie |
Degni di nota | Pietro il Grande Boris Šeremetev Aleksandr Menšikov Pëtr Rumjancev Aleksandr Suvorov Grigorij Potëmkin Michail Kutuzov Pëtr Bagration Aleksej Ermolov Michail Skobelev Aleksej Brusilov |
Simboli | |
Bandiera | |
Voci su unità militari presenti su Wikipedia |
Esercito imperiale russo (in russo Русская императорская армия?, Russkaja imperatorskaja armija, scritto come ai tempi prima della Riforma dell'ortografia russa del 1918: Русская императорская армія) fu l'esercito dell'Impero russo attivo dal 1721 sino alla Rivoluzione russa del 1917. A metà Ottocento, l'esercito russo era composto di 938.731 soldati regolari e da 245.850 irregolari (in gran parte cosacchi). Sino alla riforma militare di Dmitrij Miljutin del 1874, l'esercito russo non disponeva di caserme e circa un milione di soldati viveva nella propria casa o in capanne tradizionali.[1] Resistette allo sfondamento tentato dall'esercito tedesco e austro-ungarico nel 1915 durante la prima guerra mondiale, a differenza del futuro esercito sovietico che fallì in questo intento iniziale nel 1941, e sconfisse questi ultimi eserciti in varie occasioni durante la Grande Guerra nel fronte orientale. Prima di una vittoria finale, fu dissolto a seguito della Rivoluzione di febbraio, e l'anno dopo l'appena nata Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa ritirò la Russia, in piena guerra civile, dalla prima guerra mondiale, pagando innumerevoli somme economiche ed umane alle Potenze centrali, che comunque mesi dopo persero comunque la guerra.
L'ultimo veterano vivente dell'esercito imperiale russo fu il supercentenario ucraino Michail Kričevskij (1897-2008).