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Le esperienze ai confini della morte, note anche come NDE (sigla dell'espressione ingleseNear Death Experience, a volte tradotta in italiano come esperienza di pre-morte), sono fenomeni descritti in genere da soggetti che hanno ripreso le funzioni vitali dopo aver sperimentato, a causa di gravi patologie o eventi traumatici, condizioni che in genere portano al decesso, come l'arresto cardiocircolatorio o l'encefalogramma piatto[1], oppure da soggetti che hanno vissuto l'esperienza del coma[2]. A volte le NDE vengono riferite anche da soggetti che, pur non avendo mai perso le funzioni vitali, hanno corso il rischio di morire, per esempio in seguito a interventi chirurgici o gravi incidenti[3][4].
I neuroscienziati ipotizzano che si tratti di sensazioni soggettive risultanti da una momentanea confusione sensoriale a seguito dell'evento traumatico occorso.[5]
Chi ha invece una visione della vita più trascendente o credenze di tipo religioso ritiene che l'NDE possa essere segno di una vita oltre la morte.[6][7][8][9][10]
^Pim van Lommel, Ruud van Wees, Vincent Meyers, Ingrid Elfferich, Near-Death Experience in Survivors of Cardiac Arrest: a Prospective Study in the Netherlands, in "The Lancet", vol. 358, 15 dicembre 2001, pp. 2040
^Michel Aupetit, Alle soglie dell'eternità. Testimonianze di persone uscite da coma profondo, Zauli Editore, 2007
^Paola Giovetti, NDE Near-death experiences Testimonianze di esperienze in punto di morte, Edizioni Mediterranee, 2007, p.17
^Todd Burpo e Vincent Lynn, Il Paradiso per davvero, Rizzoli, 2011, p. 119
^ Olaf Blanke, The Neurology of Consciousness, London, London: Academic Publishers, 2009, 2009, pp. 303–324, ISBN978-0-12-374168-4.