Eterotrofia

Ciclo tra autotrofi ed eterotrofi. Gli autotrofi usano la luce, l'anidride carbonica (CO2), e l'acqua per formare ossigeno e composti organici complessi, principalmente tramite la fotosintesi (freccia verde). Entrambi i tipi di organismi usano tali composti tramite respirazione cellulare per generare ATP e formare ancora CO2 e acqua (le due frecce rosse).

L'eterotrofia, dal greco ἕτερος (héteros), diverso e τρέϕω (tréphō), io mi nutro[1], è la condizione nutrizionale di un organismo vivente che non è in grado di sintetizzare tutte le proprie molecole organiche autonomamente a partire da altre molecole inorganiche, come ad esempio utilizzando l'anidride carbonica.[2] Per la sopravvivenza esso deve quindi far riferimento a composti organici precedentemente sintetizzati da altri organismi, che sono invece detti autotrofi, come ad esempio tutte le piante che posseggono clorofilla.


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