Fantasia (film)

Fantasia
Topolino in una scena de L'apprendista stregone
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1940
Durata124 min (versione originale)
118 min (versione ridotta)
Rapporto1,37:1
Genereanimazione, musicale
Regiavedi il paragrafo Crediti
SoggettoJoe Grant, Dick Huemer
Sceneggiaturavedi il paragrafo Crediti
ProduttoreWalt Disney
Casa di produzioneWalt Disney Productions
Distribuzione in italianoRKO Radio Pictures
FotografiaJames Wong Howe
Musichevedi il paragrafo Crediti
Art directorvedi il paragrafo Crediti
Animatorivedi il paragrafo Crediti
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali
Doppiatori italiani
Primo doppiaggio (1946)

Ridoppiaggio (1973)

Secondo ridoppiaggio (1986)

Terzo ridoppiaggio (2010)

  • Saverio Indrio: Deems Taylor
  • Franco Zucca: Leopold Stokowski
  • Claudio Trionfi: Topolino
Episodi
  • Toccata e fuga in Re minore
  • Lo schiaccianoci
  • L'apprendista stregone
  • La sagra della primavera
  • Intervallo/Incontra la Colonna Sonora
  • Sinfonia n.6 ("Pastorale")
  • Danza delle ore
  • Una notte sul Monte Calvo e Ave Maria
Logo ufficiale del film

Fantasia è un film d'animazione del 1940 diretto da registi vari, prodotto da Walt Disney Productions e distribuito da Walt Disney Company[1]. Con la direzione di storia di Joe Grant e Dick Huemer, e la supervisione di produzione di Ben Sharpsteen, è il 3° nonché più lungo Classico Disney. Il film è composto da otto segmenti animati impostati su brani di musica classica diretti - e in qualche caso arrangiati - da Leopold Stokowski, sette dei quali sono eseguiti dall'Orchestra di Filadelfia. Il critico musicale e compositore Deems Taylor agisce come maestro di cerimonie, introducendo ogni segmento in scene live action interstiziali.

Come il primo Classico Disney Biancaneve e i sette nani, anche Fantasia venne ritenuto un film che non avrebbe fatto successo e portato l'azienda al fallimento. A differenza però di Biancaneve, Fantasia fu effettivamente un insuccesso durante la prima distribuzione nelle sale statunitensi. Il film non poté essere esportato in Europa e fece quasi fallire l'azienda, che però recuperò un anno dopo con il quarto Classico Disney, Dumbo - L'elefante volante.

Disney ebbe l'idea di realizzare il film mentre si avvicinava il completamento dei lavori de L'apprendista stregone, un cortometraggio delle Sinfonie allegre concepito come un ritorno di Topolino, la cui popolarità era declinata. Poiché i costi di produzione erano cresciuti, superando il possibile guadagno, Disney decise di includere il corto in un lungometraggio con altri segmenti impostati su brani classici. La colonna sonora venne registrata usando un processo multicanale e riprodotta in Fantasound, un innovativo sistema di riproduzione del suono che rese Fantasia il primo film commerciale proiettato in stereofonia.

Fantasia debuttò in un numero limitato di sale in tredici città degli Stati Uniti a partire dal 13 novembre 1940. Ricevette reazioni critiche contrastanti, e non fu in grado di realizzare un profitto. Fu dovuto in parte alla seconda guerra mondiale, che tagliava fuori il redditizio mercato europeo, ma anche agli elevati costi di produzione del film, alle spese di affitto dei cinema e all'installazione delle attrezzature Fantasound per le proiezioni limitate. Inoltre parte del pubblico si allontanò dalla Disney improvvisamente diventata "colta", preferendo le animazioni predefinite. La pellicola venne riproposta più volte con video e audio eliminati, restaurati e modificati a partire dal 1945 subito dopo la fine della guerra, permettendo al film di essere riscoperto dal pubblico europeo. Ad oggi, Fantasia ha incassato 76 milioni di dollari di entrate nazionali ed è il ventiduesimo maggior incasso cinematografico di tutti i tempi negli Stati Uniti al netto dell'inflazione.[2] Il nipote di Walt, Roy E. Disney, co-produsse un sequel uscito nel 1999 dal titolo Fantasia 2000.

  1. ^ 7 cose su "Fantasia", che uscì 75 anni fa, su Il Post, 13 novembre 2015. URL consultato il 14 luglio 2016.
  2. ^ All Time Box Office, su boxofficemojo.com, Box Office Mojo. URL consultato il 5 febbraio 2012.

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