La farmacologia (dal greco antico: φάρμακον?, phármakon, "rimedio" e λόγος, lógos, "discorso") è una branca della medicina, della biologia e delle scienze farmaceutiche che si occupa dell'azione di droghe o farmaci.
Studia l'interazione delle sostanze chimiche con gli organismi viventi. Qualsiasi sostanza ad attività biologica, sia essa dotata di proprietà terapeutiche e non, che abbia la capacità di modulare funzioni fisiologiche preesistenti, alterando lo stato funzionale del sito d'azione su cui agisce, viene definito farmaco. La farmacologia, del resto, nella sua accezione più ampia è una conoscenza antichissima, sviluppata dall’uomo fin dai primordi della civiltà[1].
Farmacologia non è sinonimo di farmacia e i due termini sono spesso confusi. La farmacologia, in quanto biomedicina, si occupa della ricerca, scoperta e caratterizzazione di sostanze chimiche che mostrano effetti biologici e delucidazione della funzione cellulare e dell'organismo in relazione a queste sostanze chimiche. Al contrario, la Farmacia, una professione di servizi sanitari, si occupa dell'applicazione dei principi appresi dalla farmacologia nei suoi contesti clinici; sia che si tratti di un ruolo di dispensazione o di assistenza clinica. In entrambi i campi, il contrasto principale tra i due è la loro distinzione tra assistenza diretta al paziente, pratica farmaceutica e campo di ricerca orientato alla scienza, guidato dalla farmacologia.