Fascia di Kuiper

Oggetti cis- e trans-nettuniani

I pianeti nani transnettuniani sono classificati come plutoidi
Distribuzione degli oggetti della fascia di Kuiper finora scoperti.

La fascia di Kuiper (IPA: /ˈkaɪp.ə/) o fascia di Edgeworth-Kuiper (dal nome dei due astronomi Kenneth Edgeworth e Gerard Peter Kuiper) è una regione del sistema solare che si estende dall'orbita di Nettuno (alla distanza di 30 UA) fino a 50 UA dal Sole. Si tratta di una fascia costituita da corpi minori del sistema solare esterna rispetto all'orbita dei pianeti maggiori, simile alla fascia principale degli asteroidi, ma 20 volte più estesa e da 20 a 200 volte più massiccia.[1] Inoltre, mentre la fascia principale è costituita in gran parte da asteroidi di natura rocciosa, gli oggetti della fascia di Kuiper sono composti principalmente da sostanze volatili congelate, come ammoniaca, metano e acqua[2].

Nella fascia sono stati scoperti oltre 1000 oggetti (Kuiper belt objects, o KBO) e si pensa che ne possano esistere oltre 100 000 con diametro superiore ai 100 km[3]. Il più grande è Plutone e il più massiccio il pianeta nano Eris, scoperto nel 2005, anche se parte degli scienziati considerano Eris facente parte del disco diffuso piuttosto che della fascia di Kuiper[4]. A partire dall'anno 2000 sono stati trovati altri oggetti di dimensioni ragguardevoli: 50000 Quaoar, scoperto nel 2002, grande la metà di Plutone e più grande di Cerere, il maggiore degli asteroidi tradizionali. L'esatta classificazione di questi oggetti non è chiara, perché probabilmente sono molto differenti dagli asteroidi più interni. Alcuni satelliti dei pianeti del sistema solare sembrano provenire dalla fascia di Kuiper, come Tritone, la maggiore delle lune di Nettuno,[5] e la luna saturniana Febe.

La maggior parte dei KBO, come si è visto usando la spettroscopia, sono costituiti da ghiaccio e hanno la stessa composizione chimica delle comete e così come nelle comete è evidente la presenza di composti organici. Molti astronomi hanno pensato che siano appunto comete periodiche con periodo orbitale inferiore ai 200 anni che, non avvicinandosi mai al Sole, non emettono la loro coda. Tuttavia a metà anni novanta si è dimostrato che la fascia di Kuiper è dinamicamente stabile e che il vero luogo di origine delle comete sia nel disco diffuso, una zona dinamicamente attiva creatasi dallo spostamento verso l'esterno di Nettuno, 4,5 miliardi anni fa.[6]

  1. ^ Audrey Delsanti, David Jewitt, The Solar System Beyond The Planets (PDF), su ifa.hawaii.edu, Institute for Astronomy, University of Hawaii. URL consultato il 4 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2007).
  2. ^ Fran Howard, Kuiper Belt, ABDO, 2010, p. 8, ISBN 1-61714-327-8.
  3. ^ (EN) New Horizons, su pluto.jhuapl.edu, NASA. URL consultato il 5 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2014).
  4. ^ La distinzione tra fascia di Kuiper e disco diffuso non è chiara nella letteratura: alcuni le considerano due zone distinte, altri pensano invece che il disco diffuso faccia parte della fascia.
  5. ^ Craig B. Agnor & Douglas P. Hamilton, Neptune's capture of its moon Triton in a binary-planet gravitational encounter (PDF), in Nature, vol. 411, 2006, pp. 192-194 (archiviato dall'url originale il 21 giugno 2007).
  6. ^ Harold F. Levison, Luke Donnes, Comet Populations and Cometary Dynamics, in Lucy Ann Adams McFadden, Paul Robert Weissman, Torrence V. Johnson (a cura di), Encyclopedia of the Solar System, 2ª ed., Amsterdam; Boston, Academic Press, 2007, pp. 575–588, ISBN 0-12-088589-1.

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