Federico Umberto D'Amato

D'Amato negli anni sessanta

Federico Umberto D'Amato (Marsiglia, 4 giugno 1919[1]Roma, 1º agosto 1996[2]) è stato un funzionario, poliziotto, agente segreto e gastronomo italiano, dirigente generale di pubblica sicurezza, direttore dell'Ufficio Affari Riservati del Ministero dell'interno dal 1971 al 1974.

L'11 febbraio 2020 la procura generale di Bologna, nella chiusura delle indagini, lo ha indicato come uno dei 4 mandanti, organizzatori o finanziatori della strage alla stazione di Bologna del 1980[3] insieme a Licio Gelli, Umberto Ortolani e Mario Tedeschi, accusa poi confermata dalla Corte d'Assise d'Appello di Bologna l'8 luglio 2024[4].

  1. ^ È MORTO D'AMATO 007 E GOURMET, su ricerca.repubblica.it, 2 agosto 1996.
  2. ^ Carlo Lucarelli, Piazza Fontana, Torino, Einaudi, 2007, p. 100, ISBN 978-88-06-18524-4.
  3. ^ Sky Tg24
  4. ^ Strage di Bologna, confermato l'ergastolo per Bellini - Notizie - Ansa.it, su Agenzia ANSA, 8 luglio 2024. URL consultato l'8 luglio 2024.

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