Ferrari 166 F2 | |
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Descrizione generale | |
Costruttore | Ferrari |
Produzione | dal 1948 |
Sostituisce la | Ferrari 125 S |
Sostituita da | Ferrari 195 S |
Altre caratteristiche | |
Dimensioni e massa | |
Lunghezza | 4120 mm |
Larghezza | 1490 mm |
Altezza | 1150 mm |
Passo | 2250 mm |
Massa | 680 kg |
Altro | |
Stessa famiglia | Ferrari 166 Inter Ferrari 166 MM Ferrari 166 S |
La 166 F2 fu la prima delle autovetture da competizione Ferrari della serie 166, seguita dalla 166 S, dalla 166 Inter, dalla 166 Inter C, dalla 166 Inter S e dalla 166 MM. Debuttò il 26 settembre 1948 al Gran Premio di Firenze, dove vinse con il pilota Raymond Sommer.
La vettura 166 F2 venne concepita attorno al motore 2 litri (1995,05) che già equipaggiava le 166 a ruote coperte, la cui potenza fu incrementata a circa 150CV grazie all'adozione di tre carburatori Weber 32DCF in luogo di uno solo come sulle vetture Sport.
La 166 F2, il cui nome deriva dalle competizioni di Formula 2 per le quali era stata concepita, fu l'auto con cui il pilota Juan Manuel Fangio cominciò ad affermarsi in Europa. La versione da lui pilotata era dipinta con una livrea blu/gialla, in quanto era sponsorizzata dall'Automobil Club argentino.
Nel 1949 venne approntata la versione 166 FL (anche chiamata "166 C America"), un'evoluzione del modello realizzata per le gare sudamericane di formula libera, il cui motore sovralimentato erogava 260 CV a 7000 giri/min.
La vettura dominò diverse edizioni della Temporada Argentina, nonostante l'agguerrita concorrenza di Alfa Romeo, Maserati e Mercedes. Oltre a ciò la 166 F2 conquistò i GP di Roma, Napoli, Bari, Monza e Reims.