Ferrovia Terni-Sulmona

Terni-Sulmona
Stati attraversatiBandiera dell'Italia Italia
InizioTerni
FineSulmona
Attivazionea tratte, dal 1875 al 1883
GestoreRFI (FS)
Precedenti gestoriSocietà Meridionale (1875-1905)
FS (1905-2001)
Lunghezza164 km
Scartamento1435 mm
Elettrificazioneno
Noteil culmine (989,28 m s.l.m.) si raggiunge presso Sella di Corno
Ferrovie

La ferrovia Terni-Sulmona è una linea ferroviaria italiana che collega il reatino e l'aquilano alla rete ferroviaria nazionale. La linea mette in comunicazione le due trasversali Roma-Ancona e Roma-Sulmona-Pescara e, insieme alla Sulmona-Isernia, costituisce una dorsale nord-sud dell'Appennino centrale.

Concepita come linea di collegamento dell'Abruzzo interno con Roma e con la costa Adriatica, fu progettata e appaltata con il percorso Pescara-L'Aquila-Rieti-Roma. Solo a lavori iniziati, a causa di ingerenze politiche, una variante in corso d'opera modificò il suo percorso in Terni-Sulmona, riducendo notevolmente la sua importanza (che sin da allora è sempre stata marginale). Il suo percorso finale non fu dettato da uno studio sistematico, quanto piuttosto dal compromesso tra la fazione sulmonese e la fazione reatino-aquilana[1] nonché tra interesse pubblico e interesse affaristico dell'originaria società concessionaria;[2] risulta così costituito da un tronco del progetto iniziale Pescara-L'Aquila-Roma unito a un tronco dell'incompiuta Terni-Avezzano-Ceprano.[3]

Il suo percorso si snoda tra Umbria, Lazio e Abruzzo, all'interno di varie vallate dell'Appennino abruzzese: ha inizio nella stazione di Terni, risale la cascata delle Marmore, dopodiché segue la valle del Velino, toccando Rieti e Antrodoco; da qui si inerpica con forte pendenza sul valico di Sella di Corno, dove raggiunge quasi i 1000 metri, e ne ridiscende raggiungendo L'Aquila; infine segue la valle dell'Aterno fino a terminare nella stazione di Sulmona.

Gestita da Rete Ferroviaria Italiana, che la qualifica come "linea complementare a scarso traffico",[4] è interamente a binario unico e non elettrificata.[5]

  1. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore recubini
  2. ^ Lorenzetti, p. 47.
  3. ^ Aldo Fabriani, La lunga storia della questione ferroviaria nel Reatino verrà ripercorsa ..., in Il Tempo Rieti, 21 ottobre 2006. URL consultato il 21 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 21 giugno 2016).
  4. ^ Rete Ferroviaria Italiana, Planimetria classificazione Commerciale Rete in esercizio (PDF), in Prospetto Informativo della Rete 2014 - edizione ottobre 2015. URL consultato il 1º febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2017).
  5. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore rfi lazio

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