Festival di Sanremo 1971

Voce principale: Festival di Sanremo.
Festival di Sanremo 1971
Nada e Nicola Di Bari, vincitori del Festival
EdizioneXXI
Periodo25-27 febbraio
SedeCasinò di Sanremo
PresentatoreCarlo Giuffré ed Elsa Martinelli
Emittente TVNazionale
Eurovisione
Emittente radioSecondo programma
Partecipanti48
Brani in gara24
VincitoreNada - Nicola Di Bari
SecondoRicchi e Poveri - José Feliciano
TerzoLucio Dalla - Equipe 84
Cronologia
Festival di Sanremo 1970Festival di Sanremo 1972

Il ventunesimo Festival di Sanremo si svolse al Salone delle feste del Casinò di Sanremo dal 25 al 27 febbraio 1971 con la conduzione degli attori Carlo Giuffré ed Elsa Martinelli.

Fu l'ultima edizione in cui i brani in gara venivano presentati da una coppia di interpreti. La doppia interpretazione tornerà nei Festival del 1990 e 1991, ma in quei due casi si trattava solamente di cover di ospiti stranieri fuori concorso, abbinati agli interpreti italiani in gara.

A vincere fu Il cuore è uno zingaro, cantata da Nada e Nicola Di Bari.

Le rivelazioni dell'edizione furono Lucio Dalla (accoppiato con l'Equipe 84) con la canzone 4 marzo 1943 (data di nascita del cantautore bolognese; in effetti, Dalla dovette cambiare il titolo originale del brano, ovvero Gesù Bambino, a causa della censura, che impose anche la modifica di alcune parti del testo), e la coppia formata dai Ricchi e Poveri e dall'allora star internazionale José Feliciano, il quale portò nelle classifiche di tanti paesi nel mondo la canzone Che sarà, classificatasi seconda al Festival[1], anche nelle versioni in inglese e in spagnolo (sempre cantate da lui).

Adriano Celentano, vincitore l'anno precedente insieme a sua moglie, si presentò al Festival con il brano Sotto le lenzuola, in coppia con il Coro Alpino Milanese, fermandosi al 5º posto: fu la prima volta in assoluto che un brano in gara venisse eseguito a cappella sul palco della manifestazione. Tale evento si sarebbe ripetuto solo ventiquattro anni più tardi, quando i Neri per Caso parteciparono (nella categoria Nuove Proposte) con il brano Le ragazze. Anche l'esibizione di Antoine si concluse con una trovata spettacolare poco frequente all'epoca: al termine della sua interpretazione di Il dirigibile (presentata assieme ad Anna Identici), il cantante franco-malgascio fu sollevato in aria da un cavo d'acciaio fino a scomparire, simulando un'alzata in volo. Ciononostante, la canzone non arrivò alla serata finale.[2]

Fu la prima edizione alla quale prese parte Paolo Conte, nella veste di autore (nello specifico di Santo Antonio, Santo Francisco cantata dai Mungo Jerry e Piero Focaccia).[2] Da notare inoltre che la domenica prima dell'inizio del Festival, la canzone L'ora giusta (presentata in gara da Edda Ollari e Lorenza Visconti) fu mandata in onda nell'esecuzione di Orietta Berti nel corso del programma Prossimamente, programmi per sette sere, fatto che avrebbe potuto portare alla squalifica del brano in quanto non inedito. L'episodio, tuttavia, non ebbe conseguenze.[3]

La manifestazione, come era frequente per gli eventi mondani dell'epoca, non fu risparmiata dalle contestazioni di piazza: un gruppo di studenti maoisti, riunitosi di fronte al Casinò per scongiurare lo sfratto di una famiglia di immigrati, si spinse fin dentro il bar del Casinò "armato" di uova marce, pomodori e carciofi che vennero lanciati sul pubblico in arrivo, sfiorando lo scontro con le forze dell'ordine in stato d'allerta. Un altro gruppo di studenti di un movimento pacifista si presentò davanti al teatro esponendo cartelli in cui chiedevano non già l'abolizione ma la riforma e lo "svecchiamento" del Festival.[2] Tra gli esclusi dalla manifestazione, I Nuovi Angeli con Donna felicità, scritta da Roberto Vecchioni.[4]

  1. ^ di Paolo Ruggieri, Canzoni Italiane, Fabbri, 1994, Vol.4, pag.70
  2. ^ a b c Marcello Giannotti, L'Enciclopedia di Sanremo 1951-2006, Tutto il festival dalla A alla Z, 2007, Gremese Editore
  3. ^ Eddy Anselmi, Il Festival di Sanremo, Ed. DeAgostini, 2020.
  4. ^ Marino Bartoletti e Lucio Mazzi, Almanacco del Festival di Sanremo, Gianni Marchesini Edizioni, 2019

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