Festival di Sanremo 1979

Voce principale: Festival di Sanremo.
Festival di Sanremo 1979
Mino Vergnaghi (sulla destra) proclamato vincitore da Mike Bongiorno e Anna Maria Rizzoli
EdizioneXXIX
Periodo11-13 gennaio
SedeTeatro Ariston
Direttore artisticoGianni Ravera
PresentatoreMike Bongiorno con Anna Maria Rizzoli
Emittente TVRete 1
Eurovisione
Emittente radioRadio 2
Partecipanti22
VincitoreMino Vergnaghi
SecondoEnzo Carella
TerzoI Camaleonti
Cronologia
Festival di Sanremo 1978Festival di Sanremo 1980

Il ventinovesimo Festival di Sanremo si svolse al teatro Ariston di Sanremo dall'11 al 13 gennaio 1979 con la conduzione di Mike Bongiorno, affiancato dall'attrice e modella Anna Maria Rizzoli.

La direzione musicale fu affidata, come nell'edizione precedente, a El Pasador, ma il comune di Sanremo e la Rai, insoddisfatti delle ultime gestioni di Vittorio Salvetti, decisero di esternalizzare l'organizzazione dell'evento, affidandola, per la prima volta, ad una società privata di produzione esterna: la Publispei di Gianni Ravera, che venne messo a capo della direzione artistica.

Lo spettacolo fu assicurato dalla presenza di alcuni big nazionali ed internazionali, mentre l'inaspettata vittoria (alla vigilia del Festival si davano infatti per favoriti i Camaleonti) di Mino Vergnaghi con la canzone Amare non ebbe molta risonanza, visto anche che la sua casa discografica, la Ri-Fi, fallì poco dopo la vittoria del Festival e la pubblicazione del singolo e del suo primo album, dal titolo omonimo al cantante.

Per le prime due serate, la Rai trasmise in televisione solo uno special, di circa mezz'ora, in diretta dal teatro Ariston nel corso del quale venivano eseguite unicamente le sei canzoni proclamate finaliste: il primo special fu trasmesso, appunto, la sera dell'11 gennaio alle ore 22:45 e il secondo la sera successiva attorno alle ore 23:10. La serata finale (sabato 13 gennaio) della kermesse canora, venne invece trasmessa integralmente dalle ore 20:40 sul primo canale: erano in gara le 12 canzoni finaliste. In diretta radiofonica su Radio Due vennero trasmesse integralmente tutte e tre le serate.

Buoni i riscontri di vendite per i Camaleonti, Enzo Carella e Franco Fanigliulo[1], circa il brano di quest'ultimo gira voce da anni che A me mi piace vivere alla grande contenesse alcune allusioni esplicite alla cocaina, tanto che si dice fu costretto a sostituire il verso della sua canzone "foglie di cocaina" con "bagni di candeggina".[2]. L'informazione non è stata mai avvalorata da fonti dell'epoca e il testo, con il termine "cocaina", non ha più senso "bagni di candeggina, voglio sentirmi uguale, uguale a un gatto rosa per essere sporcato e raccontare a tutti che sono immacolato", con le logiche concatenazioni candeggina/sporcato/immacolato. La versione da studio del brano non riporta alcuna differenza di testo (come invece avvenne per Francesco Magni, l'anno dopo, per la sua "Voglio l'erba voglio").

Il termine "cocaina" è presente nel testo del brano dei Camaleonti, "Quell'attimo in più", che venne eseguito senza alcuna modifica.

La stessa censura non toccò parimenti la canzone Sarà un fiore del cabarettista milanese Enrico Beruschi, nonostante il testo contenesse vari doppi sensi a sfondo sessuale.

Il cantante Mino Vergnaghi vincitore del Festival
Scenografia di Sanremo 1979, in stile un po' fiabesco e un po' come Carosello.
  1. ^ di Daniele Rubboli, Canzoni Italiane, Fabbri, 1994, Vol.4, pag.102
  2. ^ L'Artista Franco Fanigliulo, su fanigliulo.altervista.org. URL consultato il 12 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2019).

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