Festival di Sanremo 2000

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Festival di Sanremo 2000
EdizioneL
Periodo21 - 26 febbraio
SedeTeatro Ariston di Sanremo
Direttore artisticoMario Maffucci
PresentatoreFabio Fazio con Luciano Pavarotti, Teo Teocoli e Inés Sastre
Emittente TVRai Uno
Eurovisione
Emittente radioRai Radio 1
Partecipanti34
VincitorePiccola Orchestra Avion Travel
SecondoIrene Grandi
TerzoGianni Morandi
Premio della criticaSamuele Bersani
Cronologia
Festival di Sanremo 1999Festival di Sanremo 2001

Il cinquantesimo Festival di Sanremo si svolse al teatro Ariston di Sanremo dal 21 al 26 febbraio 2000 con la conduzione, per la seconda volta consecutiva, di Fabio Fazio, affiancato dal tenore Luciano Pavarotti, Teo Teocoli e dalla modella e attrice spagnola Inés Sastre.

Per la conduzione era stato inizialmente indicato Amadeus (come previsto peraltro dal contratto da lui firmato nel maggio 1999 con la Rai) ma, visti i dubbi sollevati dai vertici della TV pubblica sull'affidare una manifestazione così importante a un presentatore all'epoca giudicato ancora poco esperto, lo scarso feeling tra il conduttore e il direttore artistico Mario Maffucci[1] e il grande successo dell'edizione precedente, condotta da Fazio, l'allora direttore di rete Agostino Saccà decise alla fine di riaffidare nuovamente a quest'ultimo la conduzione.[2] Amadeus avrebbe poi ricoperto il ruolo di conduttore e direttore artistico della kermesse nelle edizioni dal 2020 al 2024.

La direzione artistica venne curata da Maffucci, la regia da Paolo Beldì, la scenografia da Armando Nobili, e l'orchestra venne diretta dal maestro Gianfranco Lombardi.

L'edizione fu vinta dalla Piccola Orchestra Avion Travel, con il brano Sentimento, per la sezione Campioni e da Jenny B, con il brano Semplice sai, per la sezione Nuove proposte. La classifica finale dei Campioni, che decretò la vittoria degli Avion Travel, fu condizionata in maniera determinante dall'operato della giuria di qualità, che assegnò voti bassi a tutti i cantanti in gara, eccetto il gruppo di Peppe Servillo a cui fu dato il massimo dei voti: la ragione, secondo quanto rivelato successivamente, fu quella di voler premiare e far vincere un brano di qualità.[3]

  1. ^ Archivio Corriere della Sera, su archivio.corriere.it. URL consultato l'8 marzo 2021.
  2. ^ Baroni, p. 123.
  3. ^ Intervista a Roberto Cotroneo Dagospia, su dagospia.com.

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