Final Fantasy VII videogioco | |
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Schermata di battaglia della versione per PC | |
Titolo originale | ファイナルファンタジーVII (Fainaru Fantajī Sebun) |
Piattaforma | PlayStation, Microsoft Windows, Xbox One, PlayStation Portable, PlayStation 3, PlayStation 4, Android, PlayStation Vita, Nintendo Switch, iOS |
Data di pubblicazione | PlayStation: 31 gennaio 1997[1] 7 settembre 1997[1] 14 novembre 1997[1] PlayStation: |
Genere | Videogioco di ruolo alla giapponese |
Tema | Fantasy, fantascienza, cyberpunk |
Origine | Giappone |
Sviluppo | Square |
Pubblicazione | Square, Sony Computer Entertainment, Eidos Interactive |
Design | Yoshinori Kitase, Kazushige Nojima |
Modalità di gioco | Giocatore singolo |
Periferiche di input | Gamepad, tastiera |
Supporto | |
Distribuzione digitale | Xbox Live, Steam, PlayStation Network |
Fascia di età | CERO: B[2] · ESRB: T[3] · PEGI: 12+[4] |
Serie | Final Fantasy |
Preceduto da | Final Fantasy VI |
Seguito da | Final Fantasy VIII |
Logo ufficiale |
Final Fantasy VII (ファイナルファンタジーVII?, Fainaru Fantajī Sebun) è un videogioco di ruolo giapponese pubblicato nel 1997 da Square per PlayStation e portato in seguito anche su PC con sistema operativo Microsoft Windows, Xbox One, PlayStation 4, Nintendo switch e distribuito digitalmente tramite i servizi Xbox Live, PlayStation Network, Nintendo eShop e Steam.[5][6] Inoltre, una riedizione per dispositivi Android e iOS è stata resa disponibile esclusivamente in Giappone attraverso il servizio di streaming "Dive In" nel 2014.[7]
Non considerando spin-off, come Mystic Quest, Final Fantasy VII è stato il primo capitolo della serie realizzato in computer grafica 3D, con personaggi completamente renderizzati su sfondi pre-renderizzati,[8][9] e il primo ad essere distribuito anche in Europa e Australia. Il gioco mantenne inoltre lo stesso titolo sia in Giappone che in Nord America, a differenza di Final Fantasy IV e Final Fantasy VI, che nella loro prima edizione nordamericana vennero rinominati Final Fantasy II e Final Fantasy III, poiché il secondo, terzo e quinto titolo della serie all'epoca non vi erano stati esportati.[10] La versione nordamericana, europea ed australiana per PlayStation è stata pubblicata dalla Sony Computer Entertainment, mentre l'edizione per PC dalla Eidos Interactive.[11][12]
La trama di Final Fantasy VII ruota attorno alle vicende del protagonista, Cloud Strife, un mercenario che farà parte inizialmente di un'organizzazione di ecoterroristi chiamata AVALANCHE, intenzionata a fermare le malvagie attività della compagnia Shinra. Con il progredire della storia, però, il gruppo di Cloud rimarrà coinvolto in un conflitto di proporzioni inaspettate, arrivando a scontrarsi con il leggendario SOLDIER Sephiroth, l'antagonista principale del videogioco.
Final Fantasy VII è stato diretto da Yoshinori Kitase, scritto da Kazushige Nojima in collaborazione con Kitase e prodotto da Hironobu Sakaguchi. Le musiche sono state composte da Nobuo Uematsu, mentre il character designer di lunga data, Yoshitaka Amano, venne sostituito da Tetsuya Nomura, il quale aveva già ideato alcuni personaggi di Final Fantasy VI.[8][13]
Preceduto da un'ampia campagna pubblicitaria, Final Fantasy VII ha goduto di un enorme successo commerciale, di critica e di pubblico, arrivando a vendere più di 10 milioni di copie in tutto il mondo e diventando così il titolo della serie più venduto e uno dei giochi di ruolo più diffusi in assoluto.[12][14] È stato elogiato ai tempi per la sua grafica, colonna sonora e storia, ma criticato principalmente per la scarsa localizzazione inglese e una modalità di gioco estremamente lineare e poco innovativa nel panorama della saga.[12][15][16] È stato retrospettivamente riconosciuto come il gioco che ha reso popolare l'intero genere al di fuori del Giappone e del Nord America, ed è stato spesso inserito in classifiche riguardanti i migliori videogiochi di tutti i tempi.[17][18][19] La popolarità del titolo ha portato Square Enix a produrre una serie di prequel e sequel sotto il nome collettivo di Compilation of Final Fantasy VII, che hanno però ricevuto recensioni generalmente miste e, in alcuni casi, persino negative.[20][21][22]