La fluorizzazione dell'acqua è una pratica che consiste nell'aggiungere o sottrarre dall'acqua ioni fluoro al fine di mantenere una concentrazione di fluoro tale da diminuire l'incidenza di malattie dentarie (carie e fluorosi) nella popolazione.[1][2]
La pratica è utilizzata in diversi paesi del mondo, ed è molto diffusa nel Nord America e in Australia; si stima in particolare che il 66% dei rifornimenti idrici statunitensi contenga acqua fluorurata. Tuttavia, secondo alcuni teorici del complotto, tale prassi sarebbe svolta a danno della salute fisica e mentale dell'organismo al fine di assuefare e controllare la popolazione.[3]
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