Fobos (Marte I) | |
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Fobos, ripreso dal Mars Reconnaissance Orbiter il 23 marzo 2008 | |
Satellite di | Marte |
Scoperta | 17 agosto 1877[1] |
Scopritore | Asaph Hall[1] |
Parametri orbitali | |
(all'epoca 1º gennaio 1950[2]) | |
Semiasse maggiore | 9375 km[3] |
Periareo | 9233,3 km[4] |
Apoareo | 9516,65 km[4] |
Circonf. orbitale | 58901 km[4] |
Periodo orbitale | 0,32 giorni[3] (7 h 39 min)[3] |
Velocità orbitale | |
Inclinazione rispetto all'equat. di Marte | 1,1°[3] |
Inclinazione rispetto al piano di Laplace | 1,076°[5] |
Eccentricità | 0,015[3] |
Dati fisici | |
Dimensioni | 27 × 22 × 18 km[1] |
Diametro medio | 22,2 km[6] |
Superficie | 1,5483×109 m²[7] |
Volume | 5,729×1012 m³[7] |
Massa | |
Densità media | 1,872×103 kg/m³[7] |
Acceleraz. di gravità in superficie | 0,0057 m/s²[7] |
Velocità di fuga | 41 km/h[7] |
Periodo di rotazione | 7 h 39 min (rotaz. sincrona)[3] |
Temperatura superficiale | |
Pressione atm. | nulla[1] |
Albedo | 0,071[9] |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. | 11,8 |
Diametro apparente da Marte | |
Fobos (Φόβος, in lingua greca; indicato anche come Marte I[11]) è il maggiore e il più interno dei due satelliti naturali di Marte (l'altro è Deimos). Scoperto il 17 agosto 1877 dall'astronomo statunitense Asaph Hall,[12] è stato così nominato, su suggerimento di Henry Madan, dal personaggio della mitologia greca Fobos, uno dei figli di Ares e Afrodite.[13]
Orbita, a meno di 6000 km dalla superficie di Marte, in 7 ore e 39 minuti.[14] È il satellite naturale noto più vicino al proprio pianeta e completa tre orbite nel tempo che Marte impiega per ruotare su sé stesso; se osservato da Marte, sorge a ovest e tramonta a est.[15] Pur così vicino al pianeta, con un diametro di circa 22 km,[1] appare molto più piccolo della Luna vista dalla Terra.[16]
La sua origine e la sua composizione rimangono incerti, potrebbe essere un asteroide catturato oppure essersi formato contemporaneamente a Marte o poco dopo a causa di un impatto.[17] È poco riflettente, ha forma irregolare e assomiglia a un asteroide carbonioso. Il cratere Stickney di 8 km di diametro è la caratteristica più prominente di Fobos,[18] sebbene piuttosto peculiari risultino soprattutto le striature (grooves) che percorrono gran parte della superficie.[19] Dagli anni settanta è stato oggetto di osservazioni ravvicinate da parte di sonde spaziali orbitanti attorno a Marte, che hanno permesso di chiarire alcuni dubbi sul suo aspetto, la sua composizione e la sua struttura interna.
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