Forte San Zeno Werk Radetzky Sistema difensivo di Verona | |
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Il ridotto del forte di San Zeno, unica parte conservata | |
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Città | Verona |
Indirizzo | Via del Fortino |
Coordinate | 45°26′46.91″N 10°56′56.68″E |
Informazioni generali | |
Tipo | Forte |
Condizione attuale | conservato solo il ridotto |
Informazioni militari | |
Utilizzatore | Regno Lombardo-Veneto Regno d'Italia |
Armamento | 12 bocche da fuoco |
Presidio | 60 uomini |
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Forte San Zeno, originariamente chiamato Werk Radetzky (dal feldmaresciallo Josef Radetzky), è stata una fortificazione posta a ovest di Verona, parte del complesso sistema difensivo cittadino e più in particolare del primo campo trincerato di pianura, voluto dal feldmaresciallo austriaco Josef Radetzky e messo in opera tra 1848 e 1856.[1]
Terrapieno, fossato e spalto furono messi in opera nel 1848, nel 1849 fu costruito il ridotto centrale e l'anno successivo il ridotto di gola; infine, nel 1859 il forte venne ampliato con la costruzione del muro distaccato alla Carnot e da caponiere. I lavori del fortino, che conteneva, oltre ai locali necessari alla guarnigione ed ai servizi generali, quelli destinati al comando del settore, furono seguiti dal direttore dell'Imperiale Regio Ufficio delle Fortificazioni di Verona, il maggiore Conrad Petrasch. Già nel 1861, però, fu disarmato in seguito alla costruzione della linea più avanzata del campo trincerato, anche se mantenne la funzione di sicurezza contro infiltrazioni di fanteria, finché nel secondo dopoguerra venne quasi completamente smantellato per dare lavoro ai disoccupati: furono spianati i terrapieni e demolita la torre maggiore del ridotto, per cui si è conservata la torre minore, con paramento di laterizio a vista.[1][2]