Forze armate dell'Impero austro-ungarico bewaffnete Macht | |
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Descrizione generale | |
Attiva | 1867-1918 |
Nazione | Austria-Ungheria |
Servizio | Forze armate |
Ruolo | Difesa dei territori austro-ungarici |
Dimensione | ~7.800.000 uomini (1914-1918) |
Motto | Viribus Unitis |
Battaglie/guerre | Prima guerra mondiale |
Reparti dipendenti | |
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Comandanti | |
Degni di nota | Francesco Giuseppe (1867-1916) Carlo I (1916-1918) Arciduca Federico (1914-16) Hermann Kövess (1918) |
Fonti citate nel testo | |
Voci su unità militari presenti su Wikipedia |
Le Forze armate dell'Impero austro-ungarico (in tedesco bewaffnete Macht), comprendenti le forze armate riunite (il complesso delle forze terrestri e navali dell'impero e dei due regni), lo stato maggiore imperiale e i servizi segreti della duplice monarchia, furono attive con questo nome dal 1867 (Ausgleich) sino alla dissoluzione dell'impero nel 1918. Le forze armate dell'impero austro-ungarico erano tra le più grandi al mondo: anche se non così efficiente come altri eserciti contemporanei, quello austro-ungarico poteva essere considerato per numero, risorse, organizzazione, tecnologia ed addestramento come uno dei principali delle Grandi potenze nel periodo tra la fine ottocento e la prima guerra mondiale. Inoltre, era l'esercito che aveva al suo interno la più forte cavalleria leggera al suo tempo, costituita dagli ussari ungheresi, e dai lancieri e ulani polacchi: il melting pot della popolazione dell'impero, come si può intuire, si manifestava anche nell'esercito e nelle sue varie divisioni.