Fraate IV Arsace XIV | |
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Raffigurazione di Fraate IV su una moneta | |
Re dei Parti | |
In carica | 37 - 2 a.C. |
Predecessore | Orode II |
Successore | Fraate V e Musa |
Morte | 2 a.C. |
Dinastia | Arsacidi |
Padre | Orode II |
Consorte | Olennieire, Cleopatra, Baseirta, Bistheibanaps, Musa |
Figli | Vonone I, Fraate, Seraspande, Rodaspe, Karen, Fraate V, |
Religione | zoroastrismo |
Fraate IV, riportato anche nella versione Frahad IV (in partico 𐭐𐭓𐭇𐭕, Frahāt) (... – 2 a.C.), fu re dei Parti dal 37 al 2 a.C..
Figlio e successore di Orode II (regnante dal 57 al 37 a.C.), salì al trono dopo la morte di suo fratello Pacoro I. Fraate IV uccise presto tutti i suoi fratelli e, forse, anche suo padre. Le sue politiche si rivelarono particolarmente restrittive nei confronti degli armeni e anche di alcuni nobili, non ultimo l'influente Monaese, che chiesero asilo al triumviro romano Marco Antonio, malgrado poco dopo ci fu una riconciliazione con Fraate IV.
Il sovrano subì le campagne partiche di Marco Antonio avviate nel 36 a.C., con il romano che marciò attraverso l'Armenia attraverso la Media Atropatene; la controffensiva di Fraate IV si rivelò un disastro, considerando che oltre alla sua sconfitta perse la maggior parte del suo esercito. Antonio, credendosi tradito da Artavaside II, re d'Armenia, invase il suo dominio nel 34 a.C., lo fece prigioniero e concluse un trattato con Artavasde I, re di Media Atropatene. Quando scoppiò la guerra con Ottaviano, Antonio non riuscì a preservare quanto conquistato perché impegnato altrove; Fraate IV riprese dunque possesso della Media Atropatene e nominò Artaxias, figlio di Artavaside II, re d'Armenia.
Più o meno nello stesso periodo, il trono di Fraate IV fu usurpato da Tiridate II, ma il legittimo sovrano riuscì rapidamente a ristabilire il suo governo con l'aiuto di Sciti nomadi. Tiridate fuggì presso i romani, portando con sé uno dei figli di Fraate IV. Nelle trattative poste in essere nel 20 a.C., Fraate IV organizzò il rilascio del figlio rapito. In cambio, i romani ricevettero gli stendardi legionari perduti durante la battaglia di Carre nel 53 a.C., così come ogni prigioniero di guerra sopravvissuto. I Parti consideravano questo scambio come un piccolo prezzo da pagare per poter tornare ad accogliere il principe.
Insieme a quest'ultimo, Ottaviano (nel frattempo divenuto noto come Augusto) inviò a Fraate IV una schiava italica di nome Musa, che divenne presto regina e una delle concubine preferite di Fraate IV, dando alla luce Fraatace (Fraate V). Al fine di assicurare il trono per suo figlio, Musa convinse Fraate IV a mandare i suoi quattro figli primogeniti (Vonone, Fraate, Seraspande e Rodaspe) a Roma, al fine di prevenire conflitti sulla sua successione. Nel 2 a.C., Musa fece avvelenare Fraate IV e divenne assieme a Fraate V co-reggente dell'impero.