Francesca Mambro

Francesca Mambro durante un'udienza del processo per la strage di Bologna nel 1993

Francesca Mambro (Chieti, 25 aprile 1959) è un'ex terrorista italiana ed esponente di spicco del gruppo eversivo d'ispirazione neofascista Nuclei Armati Rivoluzionari.

Arrestata a Roma il 5 marzo 1982 e processata, verrà ritenuta colpevole dell'omicidio di 96 persone e di diversi altri reati. Condannata complessivamente a nove ergastoli, 84 anni e 8 mesi di reclusione, la sua pena si è estinta dal 2013, dopo essere stata messa in libertà condizionale nel 2008.[1]

Dal 1985 è sposata con il terrorista Valerio Fioravanti[2], suo compagno sin dagli anni settanta e da cui, nel 2001, ha avuto una figlia, Arianna.[3] Come Fioravanti, si è dichiarata colpevole di tutti i delitti dei NAR e, in particolare, di dieci omicidi tra quelli per cui è stata condannata, che praticava la lotta armata di destra, respingendo però l'accusa di aver partecipato alla strage di Bologna (85 morti) e di aver materialmente eseguito l'omicidio di Alessandro Caravillani.[4][5]

  1. ^ Mambro in libertà condizionale I parenti delle vittime: vergogna, in Il Corriere della Sera, 8 ottobre 2008.
  2. ^ Si sposano oggi Fioravanti e la Mambro su La Repubblica
  3. ^ Una figlia per Mambro e Fioravanti su La Repubblica
  4. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore bioc
  5. ^ «La mattina di piazza Irnerio portavo sotto l'ascella una Smith & Wesson 59 ma non ho sparato a nessuno. Il povero Caravillani non l'avevo proprio visto mentre fuggivamo dopo l'arrivo della polizia; ho saputo di lui e della sua morte dai miei camerati che cercavano di portarmi in salvo ridotta com'ero dalla raffica di mitra che mi aveva passato da parte a parte» (Intervista a Giampiero Mughini su Libero, 28/8/2012

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