Francesco Spiera

Francesco Spiera (Cittadella, 1502Cittadella, 27 dicembre 1548) è stato un avvocato calvinista italiano, costretto dalla Chiesa cattolica ad abiurare le proprie convinzioni religiose, circostanza che gli provocò una così grave depressione da condurlo alla morte, vedendo nel suo atto un segno della predestinazione di Dio alla dannazione eterna (doppia predestinazione).[1] Fu un caso storicamente emblematico delle conseguenze a cui conduce la negazione istituzionale della libertà di coscienza.

  1. ^ La riforma protestante nell'Europa del cinquecento, Lucia Felici, p. 99, Carocci editore, ISBN 978-88-430-8462-3

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