Francisco Franco

Francisco Franco
Francisco Franco in abiti civili nel 1966

Caudillo della Spagna
Durata mandato1º ottobre 1936 –
20 novembre 1975
PredecessoreMiguel Cabanellas Ferrer
(come presidente della Giunta di difesa nazionale dello schieramento nazionalista)
José Miaja
(come presidente del Consiglio Nazionale di Difesa dello schieramento repubblicano)
SuccessoreAlejandro Rodríguez de Valcárcel
(come presidente del Consiglio di Reggenza)
Juan Carlos I
(come Re di Spagna)

Capo di Stato della Spagna
Durata mandato1º aprile 1939[1] –
27 luglio 1947
PredecessoreManuel Azaña (Presidente)
Successoresé stesso come Reggente di Spagna

Reggente del Regno di Spagna
Durata mandato27 luglio 1947 –
20 novembre 1975
Predecessoresé stesso come Capo di stato
SuccessoreJuan Carlos I di Spagna (Re)

Presidente del Governo della Spagna
Durata mandato30 gennaio 1938[2] –
9 giugno 1973
ViceFrancisco Gómez-Jordana Sousa
Agustín Muñoz Grandes
Luis Carrero Blanco
PredecessoreFrancisco Gómez-Jordana Sousa
(come presidente della Giunta tecnica dello Stato dello schieramento nazionalista)
José Miaja
(come presidente del Consiglio Nazionale di Difesa dello schieramento repubblicano)
SuccessoreLuis Carrero Blanco

Capo Nazionale della Falange Española Tradicionalista y de las Juntas de Ofensiva Nacional Sindicalista
Durata mandato19 aprile 1937 –
20 novembre 1975
Predecessorecarica istituita
SuccessoreCarlos Arias Navarro

Dati generali
Prefisso onorificostemma personale:
Partito politicoFET y de las JONS
UniversitàAccademia di fanteria di Toledo
ProfessioneMilitare
FirmaFirma di Francisco Franco
Francisco Paulino Hermenegildo Teódulo Franco y Bahamonde
Francisco Franco in uniforme
SoprannomeCaudillo de España, Generalísimo de los Ejércitos
NascitaFerrol, 4 dicembre 1892
MorteMadrid, 20 novembre 1975
Cause della morteShock settico
Luogo di sepolturaValle de los Caídos (1975-2019)
Cimitero di Mingorrubio-El Pardo (2019-)
ReligioneCattolicesimo
Dati militari
Paese servitoBandiera della Spagna Regno di Spagna
Bandiera della Spagna Seconda repubblica spagnola
Bando Nazionalista
Bandiera della Spagna Stato Spagnolo
Forza armata Esercito spagnolo
Esercito della Repubblica Spagnola
Forze armate della Spagna nazionalista
Esercito spagnolo
UnitàLegione straniera spagnola
Anni di servizio1907 - 1975
GradoCapitano generale
GuerreGuerra del Rif
Rivoluzione delle Asturie
Guerra civile spagnola
Guerra di Ifni
Comandante diForze armate spagnole
Capo di stato maggiore dell'Esercito spagnolo
Decorazionivedi sotto
Studi militariAccademia di fanteria di Toledo
Frase celebre"¡Arriba España!"[senza fonte]
Altre carichePolitico
Fonti citate nel corpo del testo
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Francisco Paulino Hermenegildo Teódulo Franco y Bahamonde[3], solitamente abbreviato in Francisco Franco e conosciuto anche come Generalísimo de los Ejércitos o Caudillo de España (Ferrol, 4 dicembre 1892Madrid, 20 novembre 1975), è stato un generale e politico spagnolo.

Instaurò un regime dittatoriale noto come franchismo, grazie al quale governò la Spagna nel periodo compreso fra la vittoria nella guerra civile spagnola, nel 1939, e la sua morte nel 1975.

Di ispirazione conservatrice e monarchica, si oppose all'abolizione della monarchia e alla proclamazione della Seconda Repubblica Spagnola nel 1931. Nel 1936, in seguito alle elezioni generali, in cui il Fronte Nazionale Controrivoluzionario perse con un ristretto margine di voti, salì al potere il Fronte Popolare, una coalizione di partiti di sinistra. Intenzionato a rovesciare l'ordine repubblicano, Franco mise in atto con altri generali un colpo di Stato nel luglio seguente, che portò alla sanguinosa guerra civile spagnola.

Franco prese rapidamente il comando delle truppe nazionaliste e ottenne l'appoggio della Germania nazista e dell'Italia fascista. Nel 1939 la guerra terminò con la vittoria dei nazionalisti e Franco instaurò una dittatura, proclamandosi Capo di Stato con il titolo di Caudillo. La Falange, fondata dallo stesso Franco nel 1937, divenne l'unico partito autorizzato, con la messa al bando di tutti gli altri movimenti politici. La dittatura franchista fu caratterizzata da una brutale repressione degli oppositori politici[4][5][6] e dall'uso sistematico di lavori forzati, campi di concentramento ed esecuzioni.[7][8]

In politica estera mantenne la neutralità della Spagna nella seconda guerra mondiale, pur sostenendo indirettamente le forze dell'Asse; permise, infatti, a navi e sottomarini tedeschi e italiani di attraccare nei porti spagnoli, consentì all'Abwehr di operare in territorio iberico e inviò la Divisione Azul a combattere sul fronte orientale contro l'Unione Sovietica. Dopo la guerra la Spagna franchista si isolò per oltre un decennio, per poi aprirsi diplomaticamente nella seconda metà degli anni cinquanta. Nel 1947 Franco restaurò formalmente la monarchia in Spagna, lasciando però il trono vacante e assumendo le funzioni di Reggente.

Durante la Guerra fredda, Franco fu uno strenuo oppositore del comunismo, ricevendo il sostegno dai Paesi aderenti alla NATO, pur senza entrare a farne parte.

Nel 1969 indicò come futuro re di Spagna Juan Carlos I di Borbone, che, dopo la morte di Franco, ripristinò la democrazia nella cornice di una monarchia parlamentare.

  1. ^ Solo in alcune parti della Spagna dal 1º ottobre 1936.
  2. ^ In tutta la Spagna dal 26 marzo 1939, esilio di José Miaja
  3. ^ Nome completo: Francisco Paulino Hermenegildo Teódulo Franco y Bahamonde, Salgado-Araujo y Pardo de Andrade. Fonte nel corpo della voce.
  4. ^ Justino Sinova Garrido, La censura de prensa durante el franquismo, Random House Mondadori, 2006.
  5. ^ Javier Rodrigo, Cautivos: Campos de concentración en la España franquista, 1936–1947, Editorial Critica, 2005.
  6. ^ (ES) Jesús Duva, La memoria contra Franco. Octavio Alberola, jefe de los libertarios ajusticiados en 1963, regresa a España para defender su inocencia, in El País, 9 novembre 1998 (archiviato dall'url originale il 26 dicembre 2001).
  7. ^ Michael Richards, A Time of Silence: Civil War and the Culture of Repression in Franco's Spain, Cambridge University Press, 1995, ISBN 9780521594011.
  8. ^ Gabriel Jackson, La república española y la guerra civil, RBA, 2005.

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