Frattaminore

Frattaminore
comune
Frattaminore – Stemma
Frattaminore – Bandiera
Frattaminore – Veduta
Frattaminore – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Campania
Città metropolitana Napoli
Amministrazione
SindacoGiuseppe Bencivenga (PD) dal 5-6-2016
Territorio
Coordinate40°57′20″N 14°16′15″E
Altitudine36 m s.l.m.
Superficie1,99 km²
Abitanti15 185[3] (31-7-2022)
Densità7 630,65 ab./km²
Comuni confinantiCrispano, Frattamaggiore, Orta di Atella (CE), Sant'Arpino (CE), Succivo (CE)
Altre informazioni
Cod. postale80020
Prefisso081
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT063033
Cod. catastaleD790
TargaNA
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[4]
Cl. climaticazona C, 1 105 GG[5]
Nome abitantifrattaminoresi o pomiglianesi[1][2]
Patronosan Simeone profeta, san Maurizio martire
Giorno festivo22 Settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Frattaminore
Frattaminore
Frattaminore – Mappa
Frattaminore – Mappa
Posizione del comune di Frattaminore nella città metropolitana di Napoli
Sito istituzionale

Frattaminore è un comune italiano di 15 185 abitanti[3] della città metropolitana di Napoli in Campania.

Il quartiere del comune che sorge intorno al palazzo che fu del Conte di Fratta Piccola[senza fonte] è chiamato dagli abitanti anche "Fratta Piccola". Il Pomilio di Atella, Pomigliano, trova origine nella città Osca di Atella nota, fin dal I secolo a.C., grazie a Novio Atellano ed altri autori del genere dell'"atellana."

  1. ^ AA.VV., Nomi d'Italia. Origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni, Istituto geografico De Agostini, Novara, 2006.
  2. ^ AA.VV., I nomi geografici italiani, UTET, Torino, 1992.
  3. ^ a b Bilancio demografico anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it.
  4. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  5. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).

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