Free jazz

Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo album di Ornette Coleman, vedi Free Jazz: A Collective Improvisation.
Disambiguazione – "Free form" rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vedi Freeform.
Free Jazz
Origini stilisticheJazz
Origini culturaliStati Uniti, fine anni cinquanta.
Strumenti tipicisassofono, tromba, trombone, clarinetto, pianoforte, chitarra, contrabbasso, batteria
Popolaritàgenere fortemente non commerciale, nato negli Stati Uniti, sviluppatosi in Europa ed ora popolare in tutto il mondo.
Sottogeneri
Loft jazz - Rock sperimentale - Jazz d'avanguardia - Free improvisation
Generi correlati
Post-metal - Rock progressivo - Punk jazz

Il Free jazz è uno stile di jazz caratterizzato dalla ricerca di un’estrema libertà armonica e ritmica, basato sull’improvvisazione e senza schemi formali precostituiti. Il titolo di un disco del 1960 del sassofonista Ornette Coleman è passato a indicare questo stile di jazz[1].

Il free jazz, talvolta noto come free form,[2] è una forma di musica sperimentale nata tra New York e Chicago, tra la fine degli anni cinquanta e l'inizio degli anni sessanta, parallelamente al sorgere delle grandi battaglie razziali di Martin Luther King e, soprattutto, di Malcolm X: il Black Power sarà sempre un marchio distintivo dei musicisti "Free". Il genere ha rivestito e riveste, perciò, una grande valenza sociale.

Come indica il nome si tratta di un tipo di musica libera, completamente al di fuori degli schemi: uno dei limiti estremi raggiunti negli anni è stata la partitura per quintetto che prevedeva la libera improvvisazione[3] contemporanea, di tutti gli strumenti secondo l'estro del momento. I caratteri di novità di questo stile rispetto ai precedenti consistono nella frammentazione e irregolarità del ritmo e della metrica, nell'atonalità che può arrivare fino al rumorismo, nell'assorbimento di tradizioni musicali provenienti da ogni parte del mondo (tanto che può essere considerato un antenato della World Music) e soprattutto nella tensione, intesa come intensità e liricità, che talvolta assume caratteri orgiastici e liberatori.

Tra gli album che meglio rappresentano la nascita di questo stile ricordiamo: Free Jazz: A Collective Improvisation di Ornette Coleman (considerato il padre di questa musica sperimentale), e Freedom Now Suite di Max Roach.

  1. ^ free jazz, Enciclopedia Treccani
  2. ^ free form - Dizionario inglese-italiano WordReference, su wordreference.com. URL consultato il 3 dicembre 2016.
  3. ^ La voce dei suoni, volume C - ISBN 88-426-4350-5 - pp. 335

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