Fruttosio | |
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Nomi alternativi | |
D-(-)-fruttosio, L-(+)-fruttosio, levulosio | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C6H12O6 |
Massa molecolare (u) | 180,16 g/mol |
Aspetto | solido da incolore a bianco |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 200-333-3 |
PubChem | 11769129 |
SMILES | C(C(C(C(C(=O)CO)O)O)O)O |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | ~ 1,65 g/cm³ (20 °C) |
Solubilità in acqua | 3760 g/L (20 °C) |
Temperatura di fusione | 100 °C (373 K) (decomposizione) |
Indicazioni di sicurezza | |
Frasi H | --- |
Consigli P | ---[1] |
Il fruttosio, zucchero semplice, è un monosaccaride isomero topologico del glucosio, dal quale si differenzia in quanto chetoso anziché aldoso. Entrambi sono importanti nella nutrizione umana e animale, spesso usati come dolcificanti e nell'industria alimentare di dolci e panificati.
In natura si presenta, solido o in soluzione acquosa, nella maggior parte dei frutti zuccherini degli alberi e dei loro relativi succhi, quindi nel miele, e in percentuale più bassa, in diversi vegetali, ad esempio la barbabietola da zucchero o la canna da zucchero, dai quali tuttavia si ricava il più noto saccarosio[2]. Il fruttosio è il più dolce tra tutti i tipi di zuccheri.