Gaston Fessard

Gaston Fessard (Elbeuf, 29 gennaio 1897Porto Vecchio, 18 giugno 1978) è stato un religioso e teologo francese gesuita. Fu uno dei primi a porre il problema di una lettura cristiana di Hegel nell'ambito della rinascenza hegeliana (iniziata a Parigi nel 1929 con l'opera di Jean Wahl e proseguita con le letture para-esistenzialistiche di Alexandre Koyré, Alexandre Kojève, Jean Hyppolite, Jean-Paul Sartre) e a elaborare la necessità di una resistenza spirituale al nazismo.

Padre Fessard nel 1941 fu il redattore del primo numero dei Cahiers du Témoignage Chrétien, intitolato France, prends garde de perdre ton âme, che si opponeva al nazismo in nome dei valori cristiani. Questo impegno teoretico nei confronti del cristianesimo secolarizzato hegeliano e l'atteggiamento attivo contro il neopaganesimo lo conducono a riflettere sull'essenza della storicità, sulle figure concrete dell'attualità storica e sul mistero stesso della storia.

Contestò l'obbligo di obbedire al Regime di Vichy elaborando la teoria del «principe schiavo» improntata a Carl von Clausewitz: conviene obbedire al principe quando resta sovrano e agisce nel nome del bene comune, ma la resistenza si impone al principe-schiavo la sovranità del quale è limitata e l'azione diretta dall'occupante.

A questo titolo, lo storico Roland Hureaux vede in Fessard il «teorico del gollismo» per l'importanza che egli accorda alla legittimità del potere politico[1].

Gaston Fessard fu, nel corso del Novecento, un analista dei grandi fenomeni politici mondiali, al pari di un Raymond Aron, di cui fu amico per più di mezzo secolo.

L'etica sociale ha un grande ruolo dentro il suo pensiero, ma l'asse essenziale rimane il rapporto dell'uomo alla storia e alla storicità.

  1. ^ (FR) R. Hureaux, L'actualité du gaullisme, su roland.hureaux.over-blog.com. URL consultato il 1º ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 31 luglio 2007).

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